Peter Gomez segnala lucidamente, in un bel post dell’8 gennaio scorso, la necessità di risolvere il problema della debolezza della politica nei confronti delle imprese e che sarebbe alla base dell’attuale situazione di scandalo politico-affaristico diffuso nel nostro Paese. Lo fa in maniera esatta, inquadrandolo anche nell’incapacità del centro-sinistra di segnalare con chiarezza le questioni da risolvere e di imporre questi temi, su cui l’opinione pubblica è sempre più sensibile, nell’agenda politica nazionale; capacità questa che a Berlusconi è naturale dopo anni di pratica imprenditoriale. La proposta è semplice: per recuperare la fiducia degli elettori italiani potrebbe essere d’aiuto la proposizione di una legge che, sul modello di quantoaccade in altri Paesi,, regolamenti in mnaiera ferrea l’attività dei lobbisti.
Sono d’accordocon lui, anche se tale norma non potrà risolvere completamente la questione.
Esiste però una prima risposta a questa richiesta. Nel Manifesto del Partito Socialista Europeo (PSE), programma per le elezioni europee del 2009, esiste la proposta – nella sezione “proteggere i diritti dei cittadini” al punto 25 – di “rinforzare la trasparenza obbligando i lobbisti a registrarsi, così come i loro clienti e le loro attività, includendo tutti i contatti con rappresentanti eletti, così come impiegati statali e dirigenti.
Si potrebbe quindi riprendere questa proposta inclusa nel programma di una delle più importanti famiglie politiche europee, per affrontare il problema e, anche meglio, porlo come punto qualificante dell’azione politica nazionale anche nei programmi per le prosime elezioni amministrative degli Enti Locali che si svolgeranno in contemporanea a giugno 2009. Comunque rimane chiaro il fatto che, maggior ragione, il più grande partito del centro-sinistra, quello Democratico, superi la sua contrarietà all’adesione del programma del PSE, a maggior ragione se prende in considerazione questo problema.
Personalmente rimango dell’idea della bontà e qualità del programma politico del PSE e della possibilità e necessità di declinarlo anche in sede locale. Per questo oggi confermo la mia convinta adesione al Manifesto del Partito Socialista Europeo ed ilsostegno alle forze che faranno chiara ed esplicita adesione a tale carta programmatica.
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