Pubblicato su Lancet – eminente rivista medica – un interessante studio (qui abstract) che, partendo dal  vecchio filone delle diseguaglianze di salute, indica come nelle fasce di popolazione che abitano nei pressi di aree verdi (parchi, giardini ecc.) si registri una  diminuzione delle differenze di mortalità generale tra le diverse classi sociali. Le conclusioni infatti indicano che l’ambiente naturale promuove un importante miglioramento della salute e può essere importante per ridurre le ineguaglianze di salute dovute a cause socioeconomiche. In sostanza la tesi dimostrata dalla ricerca è che la residenza in prossimità di aree verdi della popolazione meno abbiente, ne diminuisce le differenze di salute legate a fattori socioeconomici, o meglio diminuisce le ineguaglianze di salute legate al reddito. Le ragioni possono essere di diverso tipo, tra cui non trascurabile è l’effetto stimolo sull’incremento dell’attività fisica. Una conclusione più “politica” potrebbe prevedere che l’impegno delle pubbliche amministrazioni sulla qualità del tessuto urbano – con l’incremento delle aree verdi a disposizione – modifica i fattori che provocano le differenze di salute tra ricchi e poveri.