Devo confessare che ho provato un senso di disagio leggendo del seminario – che si terrà domani, 20 settembre, alla casa delle donne a Roma – su appello di Claudio Fava per riprendere il filo dopo la stangata assestata alla Sinistra Arcobaleno.
La prima cosa che colpisce è il fatto che si svolga “a porte chiuse”. Capisco la difficoltà di non ricadere in assemblee oceaniche dove vale tutto ed il contrario di tutto, ma non mi sembra che la Carboneria a sinistra abbia dato grandi risultati.
Il parterre potrebbe essere interessante.
Tra i nomi di spicco, secondo Aprileonline, si segnalano Alberto Asor Rosa, Mario Tronti, Gianni Rinaldini, Massimo Roccella, Paolo Hutter, Flavio Lotti, Moni Ovadia, Aldo Tortorella, Pietro Folena. Personalità  di partito prevedono Katia Bellillo, Nichi Vendola, Gennaro Migliore, Franco Giordano. Tra le adesioni all’iniziativa ci sono anche quelle di Rossana Rossanda, Stefano Rodotà, Luciano Gallino e Grazia Francescato, che non saranno presenti per precedenti impegni. Insomma “il nuovo che avanza” – dalla volta scorsa -, trova quasi completa rappresentazione e non mi sembra compaiano nuovi innesti di una certa rilevanza.
Importante è invece l’esclusione di Riccardo Nencini, Segretario del Partito Socialista, non ritenuto idoneo, a quanto sembra, a rappresentare un pezzo di sinistra con relativa storia. Forse ai convitati non interessa quella parte di sinistra e cosa eventualmente avrebbe da dire. La mia personale curiosità di conoscenza di cosa si muove nel mondo socialista purtroppo non verrà soddisfatta.
Sicuramente esaltante è invece l’obbiettivo esplicitato dal gruppo dei nostri: uscire dal seminario con un documento comune per ripartire ecc. Peccato che l’autunno sia partito più freddino del solito e che il bravo giornalista ci informi che in sostanza il gruppo di Rifondazione per la Sinistra (Nichi Vendola ecc.) non sembri molto dell’idea di legarsi mani e piedi sottoscrivendo alcunchè, anche in vista della costituzione dell’area politico-culturale Rifondazione per la Sinistra che, ahimè c’ero anch’io, non ha ottenuto la maggioranza al congresso di Rifondazione di Chianciano.
Insomma mi sento a disagio. Se questo è il piede con cui partiamo non penso che andremo lontani. L’innovazione politica e culturale che la nostra gente ci continua a chiedere a sinistra non si fa a porte chiuse, escludendo qualcuno, chiamando a raccolta come padri fondatori rispettabili e degni compagni che forse danno buoni consigli non potendo più dare cattivo esempio.
Uno stimolo in più, a me per primo, per iniziare a pensare con il proprio cervello e darsi da fare in prima persona.