Il mezzo non rappresenta certamente il messaggio, però aiuta. Questo devono aver pensato gli egiziani che hanno interconnesso il loro “deserto” rendendo possibile l’organizzazione delle manifestazioni di questi giorni. Se verosimilmente la rivolta sarebbe compiuta lo stesso, non si può negare che i network della rete hanno permesso la conoscenza della diversa geografia dei movimenti e della localizzazione in tempo reale degli spostamenti. Per capire la soglia critica che permette questa articolazione è utile ricordare come il 21% circa degli egiziani possiede una connessione internet; facebook conta non meno di 3 milioni di iscritti a fronte di una popolazione di 78 milioni di abitanti, prevalentemente concentrata tra Il Cairo ed Alessandria (circa 10 milioni). Tenendo conto del tenore di vita media dello Stato, la penetrazione di internet è sicuramente significativa, anche se lontana dalle cifre nordamericane ed europee. Importante a questo proposito è il peso del costo che una connessione internet ha in Egitto che rappresenta circa il 5% del salario medio mensile, mentre nel resto dell’africa si aggira intorno al 35%.