(via Lettera 43) Uscire dal nucleare. La moratoria adottata dal governo tedesco congela la decisione fino a metà giugno, ma la Germania ci sta pensando seriamente. Sarebbe una svolta epocale, nel Paese più industrializzato d’Europa, che potrebbe avere conseguenze anche sull’intera politica energetica del Vecchio continente.
Lo Spiegel ha pubblicato il resoconto di uno studio del Fraunhofer-Institut per l’energia eolica e la tecnica dei sistemi energetici, che fornisce rapporti periodici al governo federale e al ministero per l’Ambiente. «Gli scenari analizzati dagli scienziati», ha spiegato il settimanale, «presuppongono già la rinuncia del governo alla legge sul prolungamento e fissano nel 2025 lo spegnimento dell’ultimo reattore nucleare in funzione».
VIA DALL’ATOMO NEL 2020. Michael Sterner, responsabile del gruppo di lavoro, è stato categorico: «Se tali scenari verranno solo leggeremente adattati alle nuove condizioni, una fuoriuscita dall’energia nucleare è tecnicamente possibile senza grandi problemi già dal 2020». E senza neppure inventarsi rivoluzioni: basterebbe proseguire l’ampliamento dell’accesso alle energie rinnovabili al ritmo seguito finora. (l’articolo su Lettera 43)
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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