Ricevo uno stimolante commento postato dal “Conte” recuperabile nei commenti del post precedente.
Il Conte ha sicuramente ragione richiamando altre parti del problema che non voglio eludere. Il problema dell’informazione è centrale ma di non semplice risoluzione. Credo che giustamente i giornali o i media in generale non debbano essere semplici casse di risonanza della politica, ma quanti di noi sanno della furiosa discussione in atto a livello di contratti di fiume sull’uso dell’acqua da parte dell’agricoltura o della difficoltà di introdurre sistemi di misurazione delle prese d’acqua nei fiumi? Chi sa che attraverso certi provvedimenti come l’autorizzazione integrata ambientale stiamo risparmiando l’immissione nell’ambiente di circa 1000 tonnellate di solventi? Che il piano regolatore sul teleriscaldamento sta portando a sistema un risparmio energetico e di emissione che non ha eguali certamente in Italia? Che stornando i fondi per sagre di dubbia utilità ed investendoli in riduzione degli abbonamenti per i lavoratori calano in modo significativo le emissioni ed il numero di auto circolanti? Prendendomi anch’io le responsabilità del caso, se posso rincaro la dose: non è che parlando di cose di difficile comprensione e di scarso risultato si voglia coprire la discussione su quei provvedimenti che darebbero invece risultati importanti, ma che politicamente non attirerebbero sicuramente voti? Comunque, visto che in ballo ci sono anch’io, prendo per buona la sollecitazione del Conte sulla necessità di un’informazione chiara, continua ed univoca, sia a livello di giornali deputati che in questa sede. La discussione anche attraverso il blog serve a capire come migliorare le cose, eliminando le barriere tra chi è chiamato a decidere e chi deve subire le decisioni. Nella mia idea potrebbe anche servire a migliorare “la confezione” degli stessi provvedimenti, forse informandoci tutti meglio reciprocamente.