Una curiosità pubblicata sul numero di ottobre del “Journal of Men’s Health” riguarda una nuova forma di tassazione sui grassi adottata in Danimarca. Le statistiche danesi hanno calcolato che circa il 53% degli uomini adulti sono in sovrappeso e quindi si è pensato di aumentare la tassazione di circa il 25% su alimenti quali gelati, cioccolato, caramelle oltre che bevande, tabacco e prodotti alcoolici. Pare che entro la fine dell’anno sarà introdotta una specie di “tassa sul grasso”. L’intervento ha ricevuto il plauso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ritiene la tassazione uno degli interventi più efficaci per la lotta ai danni alcool-correlati, da consumo di tabacco e obesità. Come confermato anche dal Segretario Generale dell’EPHA, Monika Kosinska, l’idea sottostante è certamente più complessa: “la Danimarca non solo aumenterà la salute in generale della popolazione, ma in questo modo si allevieranno anche gli oneri per il sistema sanitario pubblico aumentando le risorse proprie in un momento di recessione, quando gli Stati membri sono costretti al taglio della spesa pubblica”. La stima dell’EPHA è che le patologie legatre all’alimentazione rappresentano ormai la causa del 60% delle morti premature. E questa riforma fiscale danese affronta effettivamente una delle principali cause di morte evitabile. Sempre Monika Kosinska è convinta che “la riforma fiscale danese è un esempio da seguire da parte dell’Unione europea e altri Stati membri, che dovrebbe essere integrato da misure volte a garantire la disponibilità e l’accessibilità di cibo nutriente per tutti.’
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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