Paul Krugman, Premio Nobel per l’Economia, interviene sul New York Times e individua il vero problema dell’attuale crisi americana: l’aumento della disoccupazione. Non è quindi il deficit il totem che deve guidare le prossime mosse dei responsabili della politica statunitense, che anzi non deve interferire su tutte le possibili manovre da intraprendere per creare crescita e nuova occupazione. Un richiamo che potrebbe certamente calzare anche per il nostro Paese, dove alla precedente sottovalutazione della crisi si è aggiunta una manovra economica che punta sulla compressione del deficit senza particolari azioni sul versante della crescita. Secondo Krugman i consumatori non sono ancora pronti a spendere risorse dopo la catastrofica bolla economica immobiliare e dunque la semplice domanda da porsi è da dove dovrebbe arrivare la crescita. Gli americani sono in verità in attesa di posti di lavoro e la loro implementazione è la prima vera condizione per una ripresa dell’economia. Potrebbe essere questa una chiave utile per interpretare anche i prossimi provvedimenti in Italia.