La sanità non è solo conti e cifre. Anzi, non è proprio una partita economica ma un cuore pulsante di persone che tutti i giorni scelgono di porsi al servizio di altre persone al di là della fatica, degli orari di comodo, spesso del proprio tempo libero e della famiglia. La sanità sono le persone e la storia che tutti i giorni, lontano dai riflettori e dalle cronache scandalistiche, viene raccontata negli ospedali, ambulatori e presidi grandi e piccoli. La sanità non sono solo interventi di eccellenza, perchè l’eccellenza per essere praticata necessita di una grande e larga base di cure che possono sembrare meno importanti, ma che spesso possiedono la stessa complessità di un cuore o fegato nuovo. Dopo aver messo a posto i conti fallimentari di dieci anni di governo di destra, ora possiamo dedicarci ad una nuova sanità fatta di persone. Per questo è certamente necessario dare maggior fiducia e maggior spazio a chi la salute la costruisce tutti i giorni. e non è un problema economico: il riconoscimento del proprio lavoro, della propria professionalità non è un problema solo di soldi. il mio impegno sarà quello di creare tutte le condizioni, le strutture, le modalità attraverso cui i lavoratori della sanità possano entrare a pieno titolo nella programmazione sanitaria, possano partecipare in maniera decisiva alle scelte che ora sono in mano solo a poche persone. Attivare maggiore democrazia significa rendere più incisivi e determinanti gli spazi nei quali la professione della salute deve parlare: dai consigli dei sanitari alle voci sindacali. Maggiore rappresentazione dei lavoratori della salute significa maggiore rappresentazione di chi è tutti i giorni più vicino a chi necessita di assistenza.