logoinsiemeperbresso Tra i diversi obbiettivi prioritari che è necessario porsi nella prossima legislatura regionale, esiste quello della messa in sicurezza del nostro territorio anche dal punto di vista idrogeologico. Se è pur vero che è necessario agire a livello di prevenzione dei rischi, negli ultimi anni i recenti episodi di dissesto idrogeologico pongono sempre più in evidenza come la nostra Regione debba essere “messa in sicurezza” con rapidità ed iniziando una grande operazione a tutto campo in diversi settori, a partire dalla sistemazione dei bacini fluviali. Non credo sia necessario, infatti, richiamare alla memoria gli eventi disastrosi succedutisi nel tempo, anche se esiste una sorta di perdita di memoria che ci colpisce poco tempo dopo questi eventi. in realtà questa potrbbe configurarsi come una vera e propria “grande opera” con effetti sicuramente benefici anche dal punto di vista economico, muovendoun insieme di capitali, di conoscenze, di possibilità di lavoro persino superiori a quelle che l’industria manifatturiera sta lasciando sul campo. La costruzione di una specializzazione in questo campo, ci permetterebbe inoltre di essere leader anche in altre aree del Paese ed in un settore che assicurerebbe capacità di lavoro per molti anni e continua innovazione tecnologica. Un “lavoro verde”, insomma, su cui un’amministrazione pubblica non può che giocare un ruolo centrale, non tanto perleeventualità capacità di spesa, ma soprattutto per le conoscenze che detiene del territorio – che devono essere implementate – e per la necessità di decisione operativa che un Ente come la Regione possiede per propria natura. Puntare su un piano di sistemazione e difesa del territorio può davvero diventare un motore di sviluppo permanente, di creazione di lavoro ad alta specializzazione senza pericoli di delocalizzazione su cui è necessario puntare in maniera prioritaria. Il nostro impegno sarà quindi quello di porre in piano queste necessità e di lavorare affinchè settori come questo possano trovare maggiore attenzione e siano posti ai vertici delle priorità delle politiche della Regione Piemonte