Esiste un filo rosso molto importante che intreccia le prossime elezioni per la Provincia di Torino e l’Europa: il ricorso alle ore di cassa integrazione. In tre delle quattro regioni della circoscrizione nord ovest, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta (la quarta dove si vota comprende anche la Lombardia) nel primo trimestre del 2009 sono state autorizzate 9,95 milioni di ore di cassa integrazione, che corrispondono ad una media di 18,7 ore mensili per impiegato nel settore manifatturiero (fonte Il Sole 24 ore su dati Inps e Istat). I dati ci dicono che la Valle d’Aosta ed il Piemonte si collocano al primo ed al terzo posto della classifica nazionale. La Liguria si attesta invece al nono posto. Il dato provinciale vede Torino subito dietro Vercelli e Asti.
In Piemonte le risposte da mettere in campo sono in linea di massima condivise sia per l’Unione Industriale che per i sindacati: maggiori investimenti nella ricerca, aggregazioni tra aziende con altri attori dell’innovazione, accesso al credito più favorevole per le PMI fino ad un nuovo sistema di ammortizzatori con il raddoppio della cassa integrazione da 24 mesi a tre anni.
È comunque chiaro che il ruolo che dovrà assumere la nuova amministrazione della Provincia di Torino che sarà eletta a giugno sarà centrale e da questo punto di vista noi continuiamo a credere che una riconversione “verde” della nostra industria potrà portare nuovo lavoro specializzato, meno esposto alla disoccupazione ed alla delocalizzazione delle nostre aziende all’estero.
Ma un’altra grande partita verrà giocata dai nostri eletti nella Circoscrizione nord ovest, perché i fondi che serviranno sia a creare gli ammortizzatori sociali che la riconversione nelle nuove produzioni verranno in buona sostanza proprio dall’Europa. Infatti, sia i fondi impiegati dallo Stato centrale che dalle Regioni saranno un mix di risorse europee: Fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) e Fondo Sociale Europeo (FSE). Non sono necessari molti giri di parole per comprendere come il 6 e 7 giugno sarà in gioco una parte importante del nostro futuro che è necessario sapere prima e che deve essere segnalata a tutti.
E’ per questo che sono candidato: è necessario dare subito una risposta a questi temi che rappresentano la priorità del nostro territorio.
In Europa con la lista di Sinistra e Libertà dove andremo con la grande famiglia del Partito Socialista Europeo; in Provincia di Torino con la lista del Partito Socialista che appoggia Antonio Saitta a candidato per la Presidenza della Provincia
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