I progressisti non sono ciechi di fronte alle esigenze delle scarse risorse del sistema sanitario. Non si nascondono il fatto che siamo in un periodo di crescita zero e che le risorse sono limitate e molto meno disponibili rispetto al passato. Ma il punto fondamentale che divide i progressisti dal nuovo conservatorismo leghista è quello che gli studiosi di economia, non solamente sanitaria, hanno descritto come il “mito della quadratura dei conti”. In sostanza l’equilibrio finanziario viene considerato oggi dall’attuale governo della nostra Regione come un obbiettivo – forse l’unico obbiettivo da raggiungere – mentre i progressisti lo interpretano come un vincolo da rispettare. Da ciò nascono le diverse scelte sul come impiegare le risorse sanitarie, la cosiddetta allocazione delle risorse. Ma mentre, come ricordato, l’equilibrio economico-finanziario può costituire il vro obbiettivo di una politica conservatrice, i progressisti pensano che la caratteristica principale e particolare delle politiche sanitarie e della suddivisione delle risorse all’interno di esse deve contenere una valutazione chiara dei risultati ottenibili in termini di miglioramento dei livelli di salute. Il vincolo del bilancio significa che un’azione rispetto ad un’altra porta sì a minori spese, ma soprattutto ad un miglioramento del livello di salute. Tutti e due i termini devono essere presenti, mentre per le politiche conservatrici l’unica preoccupazione è una diminuzione dei costi e basta.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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