Vi piace come si sta sviluppando l’attuale discussione sul grattacielo di Torino?
Non c’è il sospetto che parlare di skyline della città o di raffronti con la Mole antonelliana nasconda ben altri problemi?
Siamo davvero in grado, con tutto l’inchiostro speso, di avere le migliori informazioni per decidere?
Certamente diverse idee “a pelle” su questi grattacieli le ho, ma devo ammettere che sono perlopiù preconcette perché mi mancano ancora molti elementi.
Questo è forse il punto che più fa imbestialire di questa discussione: sembra non esistano strumenti comuni, condivisi che possano farci comprendere i termini del problema, metterli in ordine, concorrere alla formazione di una decisione.
Ma soprattutto non conosciamo i criteri che faranno schiacciare il pulsante del sì o del no nei luoghi deputati.
Una proposta, prima ancora di giudicare l’idea, sarebbe quella di metterci d’accordo sui parametri da esaminare che devono essere soddisfatti ed attraverso i quali fa emergere i valori che la nostra comunità vorrebbe veder emergere.
A questo punto suggerirei, ad esempio anche agli amici giornalisti, di chiedere qualcosa sulla somma dei costi e benefici di questi progetti.
Anche per valutare la desiderabilità dei progetti di spesa dal punto di vista della società in modo da capire fino a che punto sia economicamente e socialmente giustificabile l’intervento programmato.
Tale valutazione non si limita al computo dei costi e dei benefici privati dell’intervento.
Questa analisi economica differisce da quella finanziaria per gli obiettivi ed i metodi di valutazione.
Nella prima si valuta il vantaggio sociale netto derivante (dall’insieme degli interventi pubblici comunque necessari) in rapporto ad una funzione di benessere sociale e non della redditività privata.
Quest’ultima infatti prende in considerazione se il flusso dei ricavi è superiore a quello dei costi, nel massimizzare il profitto.
Nell’analisi economica invece l’operatore pubblico cerca di massimizzare una funzione del benessere sociale: il progetto viene effettuato solo se si consegue un beneficio sociale netto.
Nel valutare i beni ed i servizi prodotti ed impiegati, i prezzi devono riflettere il valore che le risorse utilizzate hanno per la collettività.
Interessante sarebbe inoltre una semplice valutazione sulle alternative.
Non solo progettuali (famolo + o meno strano, alto, grosso…), ma ad esempio se la destinazione dell’area sia la migliore possibile, quella più vantaggiosa per la comunità (è un’area pubblica?) tra quelle immaginate in base a criteri espliciti.
Utile inoltre fare riferimento a tutti i costi e benefici che vengono sopportati e che vanno a vantaggio di tutti.
I costi riguardano i beni ed i servizi consumati nel corso della realizzazione del progetto, mentre i benefici sono i beni e servizi prodotti o risparmiati come effetto della realizzazione sempre del progetto.
Detto in altri termini i costi di un progetto sono costituiti dagli elementi che sono necessari per la sua realizzazione e le eventuali diseconomie esterne che esso genera. Analogamente i benefici del progetto sono dati dai beni e servizi e dalle eventuali economie esterne che esso genera.
I nostri amici statunitensi, che i grattacieli sanno cosa sono, prendono sempre più in considerazione nella costruzione, tutto il loro ciclo di vita, a partire dalle attività relative all’estrazione ed al trattamento delle materie prime necessarie per la sua produzione fino allo smaltimento finale, considerando il processo di fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l’uso, il riciclo ed il suo riutilizzo.
E’ un processo di valutazione dei carichi ambientali connessi con il prodotto, attraverso l’identificazione e quantificazione dell’energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell’ambiente, per valutare l’impatto di questi usi di energia e di materiali e dei rilasci nell’ambiente e per valutare e realizzare le opportunità di miglioramento ambientale anche dal punto di vista dello smaltimento finale che sarà a carico della comunità futura (avete presente il debito pubblico, quello che abbiamo ereditato dagli investimenti scriteriati passati e che adesso frenano il nostro sviluppo in maniera così incredibile? Beh trasportate il concetto sull’ambiente!).
Ognuno potrà aggiungere i suoi criteri.
Importante è che forse qualche nostra idea messa alla prova dei fatti, e non di amenità varie, potrebbe anche cambiare.

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