La Gran Bretagna del liberaldemocratico Clegg, vice premier del conservatore Cameron, si piega alle politiche del welfare e annuncia la disponibilità di un miliardo di sterline per agevolare le imprese che assumono giovani. Lo strumento più importante prevede, per almeno 150 mila persone, il pagamento attraverso le imprese di metà del salario minimo corrisposto a posti di lavoro occupati dalla fascia giovanile della popolazione. La manovra in realtà sembra possa interessare, nella sua completezza, circa 400 mila giovani anche con altre azioni, quali ad esempio il finanziamento per 250 mila destinatari di corsi bimestrali di formazione. Il tutto comunque attraverso le imprese che nel pensiero del legislatore rimane il tramite fondamentale dell’azione di governo. Da rimarcare come anche in Gran Bretagna il problema della disoccupazione giovanile abbia assunto proporzioni emergenziali, superando, per la fascia compresa tra i 16 ed i 24 anni, il milione di persone. Non da ultimo è da segnalare come la cifra verrà finanziata attraverso ulteriori risparmi sul bilancio pubblico che saranno annunciati nei prossimi giorni. Beveridge, insomma, abita ancora qui.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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