Solo pochi anni orsono, molti lo negavano. Ancora più sottilmente si accusava la “scienza” di non essere d’accordo con se stessa e di non arrivare a conclusioni certe. Ora il quadro è cambiato perchè lo Iarc (agenzia internazionale di ricerca sul cancro) ha annunciato l’inserimento degli inquinanti atmosferici nel gruppo dei sicuri cancerogeni. Un potente cancerogeno soprattutto per ciò che riguarda la sua produzione attraverso il trasporto su strada, le emissioni da riscaldamento, l’industria. A corredo la EEA (Agenzia Europea per l’ambiente) nel suo rapporto 2013 sulla qualità dell’aria in Europa, afferma che circa il 90% delle persone che vivono in Europa è esposto a livelli di inquinamento atmosferico che l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) ritiene certamente nocivi. In sostanza l’analisi di circa un migliaio di studi effettuati in ogni parte del mondo, ha correlato 223 mila morti con l’inquinamento atmosferico. “Classificare l’inquinamento dell’aria esterna come cancerogena per l’uomo è un passo in avanti importante- ha sottolineato Christopher Selvaggio, direttore dello Iarc- Ci sono modi efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico e, data l’entità della esposizione che colpisce persone in tutto il mondo, questa relazione deve inviare un segnale forte alla comunità internazionale che deve agire senza ulteriori ritardi”. Questo è quanto dovevo a tutti coloro che hanno in questi anni messo in dubbio le ragioni del nostro impegno
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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