Se non ve ne eravate accorti, la pandemia influenzale H1N1 è terminata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso la Direttrice Generale Margaret Chan, ha ufficialmente comunicato la fine della pandemia, anche se alcuni focolai potranno ancora riaccendersi e risulta possibile una trasformazione del virus stesso che potrà avere un andamento stagionale, cioè come i normali virus influenzali con cui combattiamo ogni inverno.
Più importante invece è stata la pubblicazione della lista dei 16 membri del Comitato d’Urgenza e la dichiarazione d’interessi fatta da 6 di loro. L’OMS ha comunque stimato che i sei membri non sono incorsi in conflitti d’interesse tali da doversi astenere dal partecipare ai lavori del Comitato. L’argomento è certamente molto spinoso e riaccende le polemiche sulla corretta gestione dei rapporti tra industria e Autorità che devono vigilare e disciplinare le azioni sanitarie a livello internazionale. Per capire di cosa stiamo parlando basterà ricordare che – come ricordato oggi da Le Monde – il dossier del Professor Arnold Monto dell’Università del Michigan contiene una dichiarazione di attività di consulente presso i laboratori della GSK, Novartis, Roche, Baxter e Sanofi che sono tra i principali produttori di vaccini ma anche di prodotti antivirali. Non ci scandalizzano questi consulti, ma certamente è da tenere ben distinta l’attività a favore dei centri di ricerca industriali con quella ad esempio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ci sembra utile che le collaborazioni non si intreccino in ruoli di responsabilità pubblica.
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