Bristol, Copenhagen e Francoforte si contenderanno il titolo 2014 per la Capitale Verde Europea della Commissione Europea. Ogni anno questo cncorso vuole premiare le migliori città del vecchio continente che si distinguono per le politiche rivolte alla sostenibilità ambientale. L’Italia, anche questa volta, non compare in questa classifica, anche se Torino aveva cercato di dare la scalata non riuscendo però a soddisfare i parametri richiesti. Poco c’entra, a mio modesto avviso, la giaculatoria che incolpa le scarse risorse disponibili. Basterebbe che le nostre amministrazioni si occupassero davvero in maniera più convinta di risparmio energetico, mobilità sostenibile, sostenibilità ambientale per cercare di entrare in questi nuovi mercati fatti di alta tecnologia e ricerca, posti di lavoro nuovi in aziende non sottoposte alla delocalizzazione. Il punto non è vincere queste manifestazioni, ma il segnale dell’esclusione costante delle nostre città da queste classifiche non è certamente positivo, come non è legato alla scarsità di risorse: la capacità e volontà politica è una risorsa rinnovabile che bisognerebbe iniziare a saper contabilizzare anche in Italia
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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