Ambiente vuol dire anche trasporto pubblico locale (TPL). Perchè un autobus pieno, anche se di vecchia generazione, inquina meno di un autobus vuoto di ultimo modello. Ma oggi il TPLP è in crisi, anche se i numeri su cui potrebbe contare sono importanti: infatti crescono i lavoratori pendolari e sempre più persone colpite dalla crisi si affiderebbero volentieri ad un abbonamento mensile o annuale al posto del mantenimento di un’automobile. Molto si può fare in questo senso e non solo rendendo i pullman puliti e veloci, ma proprio competendo sui costi, sulle possibilità economiche dei cittadini. Personalmente nello scorso mandato da assessore all’Ambiente della Provincia di Torino ho promosso il progetto Mobilityamoci attraverso cui veniva incentivato l’acquisto dell’abbonamento annuo al trasporto pubblico locale attraverso una significativa agevolazione, nel tentativo di fidelizzare le persone all’uso dei mezzi pubblici soprattutto per gli spostamenti casa-lavoro. Attraverso sistemi di detassazione e accordi con i gestori è sicuramente possibile allargare questa esperienza ormai consolidata anche per i lavoratori delle altre aziende pubbliche e soprattutto private.  In questo ultimo caso gli incentivi e la possibilità di detassazione è ancora più semplice e più facil da coordinare. Ecco una cosa su cui il prossimo Governo cittadino deve concentrarsi, senza tante parole vuote. Come gli autobus.