Ambiente vuol dire anche trasporto pubblico locale (TPL). Perchè un autobus pieno, anche se di vecchia generazione, inquina meno di un autobus vuoto di ultimo modello. Ma oggi il TPLP è in crisi, anche se i numeri su cui potrebbe contare sono importanti: infatti crescono i lavoratori pendolari e sempre più persone colpite dalla crisi si affiderebbero volentieri ad un abbonamento mensile o annuale al posto del mantenimento di un’automobile. Molto si può fare in questo senso e non solo rendendo i pullman puliti e veloci, ma proprio competendo sui costi, sulle possibilità economiche dei cittadini. Personalmente nello scorso mandato da assessore all’Ambiente della Provincia di Torino ho promosso il progetto Mobilityamoci attraverso cui veniva incentivato l’acquisto dell’abbonamento annuo al trasporto pubblico locale attraverso una significativa agevolazione, nel tentativo di fidelizzare le persone all’uso dei mezzi pubblici soprattutto per gli spostamenti casa-lavoro. Attraverso sistemi di detassazione e accordi con i gestori è sicuramente possibile allargare questa esperienza ormai consolidata anche per i lavoratori delle altre aziende pubbliche e soprattutto private. In questo ultimo caso gli incentivi e la possibilità di detassazione è ancora più semplice e più facil da coordinare. Ecco una cosa su cui il prossimo Governo cittadino deve concentrarsi, senza tante parole vuote. Come gli autobus.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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Anna Maria
Buongiorno; le mie domande sono forse ingenue:
1) Sostenete la candidatura di Fassino?
2) siete a favore della TAV in Val di Susa?
Un commento sui trasporti locali: mi permetto di dissentire: credo che occorra puntare su autobus più frequenti e più in orario, con corsie preferenziali. Finché sarà più veloce andare in macchina da un posto all’altro la gente ci andrà, anche se costa di più.
Quando il trasporto pubblico diventerà concorrenziale a livello di tempi, allora si potrà pensare a abbonamenti, ecc.
Posted at aprile 11, 2011 on 7:29am.