E’ certamente necessario reperire le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza dei territori ad alto rischio idrogeologico, anche attraverso un programma pluriennale di finanziamento.
Ma questo non è sufficiente: occorre anche proporre un nuovo modello di “governance” che ridefinisca le competenze operative dei diversi Enti che semplifichi e renda più efficacie ed efficiente, l’attuazione degli interventi programmati.
La Provincia di Torino è a disposizione, forte dell’esperienza condotta e dei risultati raggiunti, assumendo il ruolo di soggetto attuatore come è già successo a seguito dell’alluvione ottobre 2000, dove sono stati affrontati e risolti in modo sistemico i nodi idraulici più complessi presenti nel nostro territorio.
Occorre certamente realizzare celermente gli interventi di “riparazione ” dei danni subiti sulle aste fluviali e allo stesso tempo progettare e realizzare quegli interventi strutturali indispensabili per evitare i ricorrenti danni ai cittadini, agli insediamenti, alle infrastrutture, al sistema economico.
Proprio con questa logica, negli ultimi mesi del 2008 la provincia ha anticipato la progettazioni dei nodi strutturali “più critici”, coinvolti negli eventi alluvionali del 2008 al fine di proporre soluzioni risolutive ed definitive quantificando le risorse economiche necessarie per garantire ai territori un sufficiente livello di sicurezza.
I contenuti di tali studi, condivisi con i territori interessati riguardano:
Val Pellice:
Bobbio e Villar Pellice: messa in sicurezza della S.P. e degli abitati attraversati, con adeguamento degli attraversamenti e protezione dai processi lungo i versanti-
Torre Pellice e Luserna
Realizzazione nuova strada in sponda destra in prosecuzione della strada delle Cave e realizzazione del nuovo ponte sul Pellice con eliminazione del ponte Albertenga;
messa in sicurezza degli abitati attraverso opere idrauliche e di bonifica dei versanti
Val Germanasca
Interventi per la riduzione del rischio della SP169 e SP170 Realizzazione anello strada delle Fontane e galleria paramassi (Massello Salza)
Nodo di Torino
Proposta di Aree di laminazione della Dora Riparia (Alpignano, Caselette e Rosta, …) a protezione degli abitati a valle .
Proposta di Aree di laminazione sul Torrente Pellice a protezione degli abitati del basso corso del Pellice e dell’area.
Bacino Benna-Bendola
Interventi per la riduzione del rischio: opere di regimazione idraulica nel bacino (laminazione, collettamento, …), interventi per la manutenzione del reticolo minore e delle canalizzazioni ad uso agricolo (consorzi); definizione di modi d’uso corretti (protezione civile), interventi per la riduzione impermeabilizzazione dei suoli .
Riguardo agli interventi “urgenti” da realizzare sull’asta del Chisone e Pellice la Provincia di Torino, condividendo la necessità di accellerare la realizzazione degli interventi, in coerenza con il redigendo Piano di Gestione dei Sedimenti predisposto da AIPO e Regione Piemonte, mette a disposizione le proprie strutture tecniche, consolidando il modello di partenariato già utilizzato con AIPO e Regione, per la progettazione e la realizzazione delle opere necessarie.
Il modello è quello già sperimentato dopo l’alluvione del 2000, con successo sull’ asta del Chisone nel tratto Ponte di Miradolo – Ponte Chisone, dove, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali sono state realizzate, insieme alla costruzione di nuovi ponti, tutti gli interventi atti a ripristinare la funzionalità idraulica del torrente ed a difendere abitati ed attività economiche.
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