ictInfrastrutture per uscire dal pantano economico in cui ci siamo infilati. Ma le infrastrutture sono solo ponti e strade? Per l’Unione Europea certamente no, ricordandoci che uno dei motori per uscire dalla crisi è invece lo sviluppo delle infrastrutture digitali, il cosiddetto ICT (Information and Communication Technologies). Proprio nel momento in cui anche a livello locale la costruzione di infrastrutture è declinata solo nella costruzione di ponti e strade, la Commissione Europea ricorda come investire in ICT significhi creare posti di lavoro, migliorare la qualità di vita dei cittadini anche moltiplicando i servizi ed agire in maniera significativa anche sul versante ambientale. L’obbiettivo di sviluppare il mondo digitale è anzi diventato uno degli obbiettivi primari dell’UE, stante anche la competizione avviatasi con gli Stati Uniti e la potenzialità che l’Europa possa diventare il maggiore mercato mondiale di questo tipo di infrastrutture. Lo stesso Commissario Europeo Reding ha lanciato un obbiettivo specifico: per il 2020 è necessario raddoppiare gli investimenti sia privati che pubblici in ICT, indicando come vie di sviluppo preferenziali Internet, servizi orientati al web e nanotecnologie. Per far ciò la Commissione Europea si è impegnata a portare nel 2010 ad 1,1 miliardi di € gli investimenti in questo settore, con la previsione di raggiungere nel 2013 una cifra di 1,7miliardi €.

Purtroppo questa valutazione delle politiche dell’Unione Europea non sembra affascinare sia il nostro Governo nazionale sia le amministrazioni locali, che continuano a cercare di immettere la maggior parte delle proprie risorse nella realizzazione di altre opere infrastrutturali.

Basterebbe ricordare alla politica nostrana come in tempi di crisi la capacità di investimento, che pure continua ad esistere, è inevitabilmente attratta nei settori a massima redditività e che l’ICT in Europa rappresenta circa il 34 % della domanda mondiale: per farla breve redditività immediata. Un serio programma anche a livello locale-amministrativo non potrà quindi prescindere da questo tipo di politica. Parola di Commissione Europea.