L’ambiente cresce anche in momenti di crisi. Perché non uscire dalla crisi attraverso lo sviluppo dell’ambiente? L’industria verde crea più lavoro specializzato e tecnologia avanzata con minori rischi di disoccupazione: siamo convinti che la lotta al cambiamento climatico possa trasformare l’economia europea e creare nuova crescita, posti di lavoro e prosperità. L’Unione Europea deve diventare la punta avanzata di questo nuovo sviluppo sostenibile. Con una priorità: la riconversione ai nuovi lavori verdi per chi perde il proprio impiego.
Dobbiamo rafforzare i diritti dei lavoratori per il contratto collettivo di lavoro, creando una base legale per la contrattazione oltreconfine.
Proponiamo il Patto Europeo per il Futuro dell’Occupazione. Tutti i programmi europei devono essere analizzati per vedere quante opportunità di occupazione possono essere create e salvaguardate.
Il Fondo Sociale Europeo è una possibilità concreta per integrare la disoccupazione nel mercato del lavoro. Buoni posti di lavoro necessitano di attivare gli investimenti per l’educazione: proponiamo di stabilire un Programma per l’accrescimento di competenze per fare formare lavoratori in tutta Europa, con maggior slancio verso i lavoro “verdi” del futuro più stabili e meno soggetti alla disoccupazione.
Proponiamo un patto europeo sui salari, garantendo che la paga equivalga al lavoro svolto e stabilisca la necessità di un salario minimo ragionevole in tutti gli Stati membri.
Rilanciando l’idea del “doppio dividendo”: trasferimento delle tasse ambientali prelevate a chi inquina alleggerendo le imposte che gravano sul costo lavoro: meno inquinamento, più lavoro nel settore verde a minor costo, restituzione delle imposte ai lavoratori.
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