Purtroppo nessuno ne parla, ma nella nostra Europa aumentano le diseguaglianze nella salute dei cittadini sia “tra” i Paesi che” nei Paesi. La stessa qualità della salute sta variando. Il mondo “piatto”, la velocità negli spostamenti, stanno facendo emergere ciò che è già successo con l’inquinamento: non è possibile affrontare il problema soltanto attraverso gli strumenti degli Stati nazionali. Gli stessi sistemi sanitari iniziano a non poter affrontare singolarmente le problematiche, non tanto per mancanza di strumenti, quanto perché non ragionano in rete, su scala sovranazionale. Ma, ripetendoci, nessuno parla di questo aspetto del vivere europeo. La mia personale esperienza mi porta a credere che le diseguaglianze di salute non siano una condanna inappellabile, ma una caratteristica della nostra società che può essere modificata. A chi crede che questi problemi siano prioritari nell’agenda politica dell’Europea, io chiedo di sostenermi con il suo voto per uscire da questo silenzio e per rispondere alla domanda di tutti quei cittadini che non possono permettersi, ad esempio, di compiere i viaggi della speranza per guarire in altri Paesi europei ed extraeuropei. L’Europa Può diventare un sistema solidale all’interno siano presenti tutte le eccellenze disponibili e raggiungibili da tutti.
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