Riporto una curiosità che rende conto della complessità delle forze in gioco nell’ambiente. Attualmente molti Oceani, soprattutto l’Oceano Pacifico e quello Meridionale, hanno una scarsa produzione di vegetali marini a causa della contrazione di nutrienti tra cui il più importante è il ferro che giunge in mare in buone quantità tramite il pulviscolo atmosferico dalla terra. La proposta di uno studioso (John Martin) è quella di fertilizzare l’Oceano con ferro che stimolerebbe la produzione marina con nuova attività di fotosintesi che catturerebbe nuovi quantitativi di CO2 e la immagazzinerebbe in sedimenti marini profondi rimuovendola dall’atmosfera. Alcuni esperimenti comunque hanno dimostrato la necessità di alte quantità di ferro per la fertilizzazione. Inoltre la sospensione di questa attività farebbe rilasciare nuovamente in atmosfera discrete quantità di CO2. Ma l’aspetto paradossale è che attualmente sembra che la quantità di pulviscolo liberato, grazie all’attività industriale e dai cambiamenti d’uso del suolo, sia aumentata di circa il 150% rispetto a 200 anni fa, incrementando la capacità degli oceani di assorbire CO2 dall’atmosfera: è come se la situazione attuale, la nostra atmosfera contaminata, ci stesse aiutando a diminuire un gas serra. Se consideriamo che il Protocollo di Kyoto ci spinge ad espandere le foreste e impedire l’erosione del suolo allo scopo si prelevare la CO2 dall’atmosfera, si assisterebbe ad una diminuzione del pulviscolo e del ferro in esso contenuto. Andrew Ridgwell della University of British Columbia (Canada) e Mark Maslin, fra i maggiori esperti mondiali di climatologia, hanno ipotizzato che una quota significativa dell’anidride carbonica supplementare immagazzinata sulla terra a seguito delle misure del protocollo di Kyoto potrebbe venire restituita in atmosfera: la diminuzione del pulviscolo e del ferro in esso contenuto limiterà la capacità dell’oceano di assorbire CO2 e vanificherà, comunque nell’arco di centinaia di anni, il vantaggio ottenuto dalla piantumazione di nuove foreste. Curioso o inquietante?