Non sarà una semplice annotazione politica capire come verrà accolto Roberto Cota alla manifestazione leghista di questa sera. Dietro l’angolo sembra infatti profilarsi una delegittimazione politica che certamente non verrà sottaciuta dai suoi alleati politici in Regione Piemonte, ad una parte dei quali potrebbe non bastare un semplice rimpasto di Giunta per rasserenare il clima. Se non tutto è stato sanato al recente Congresso del Pdl, inizia adesso l’ora dei lunghi coltelli verdi, dove l’equazione “Sansone = Filistei” non è ipotesi da scartare. La tentazione di rimettere in gioco tutto è infatti passata da qualche ora dal campo del Presidente, desideroso di riconquistare visibilità e ruolo nazionale, agli ex Barbari Sognanti solidali con una base che sta mandando giù anche a livello locale bocconi amari, di cui l’ultimo rappresentato dal piano sanitario. Una fase di instabilità politica in Piemonte sembra quindi essere all’orizzonte senza grandi sbocchi e con il rischio di barattare la posizione di potere attuale con un logoramento che nel lungo periodo potrebbe venir pagata molto pesantemente. Paradossalmente il solito aiutino potrebbe venire proprio dall’opposizione che non ci sembra abbia messo il turbo per giocarsi una spallata temeraria, dato il basso gradimento che i partiti della foto di Vasto raccoglierebbero nei sondaggi e non in grado di assicurarsi maggioranze stabili nel tempo. L’avviso è quindi lanciato a tutti coloro che stanno costruendo nuove offerte politiche che potrebbero raccogliere consensi importanti se saranno in grado di strutturare una proposta seria, lontano dalla facile antipolitica e che individui da subito i punti importanti su cui lavorare per far ripartire il Piemonte nella sfida globale nazionale ed europea. Estote Parati.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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