Il Partito Democratico propone l’introduzione di una “patrimoniale”. Bene, sono personalmente d’accordo. Ma dall’enunciazione alla pratica ne corre. Così, per non rimanere delusi dopo, bisognerebbe anche capire come farla. Non sto parlando di cifre, di linee guida su cui costruire una sorta di prelievo “equo”, di pratiche ragionieristiche. Semplicemente, per fare una patrimoniale in tempi certi, bisognerebbe avere un’anagrafe dei patrimoni aggiornata e sufficientemente complete ed attendibili. Oggi questa 2anagrafe” non esiste e quindi l’eventuale “patrimoniale” rimarrebbe un pio desiderio. Allora, per far capire che si fa sul serio in caso prevalesse alle prossime politiche la “versione” di Bersani, bisognerebbe iniziare a costruirla con un semplice atto legislativo del Parlamento che non credo proprio costerebbe granchè. Dal momento che non costa e che oggi esiste una maggioranza di cui fa parte lo stesso Bersani, giusto per non creare aspettative irrealizzabili, soprattutto nei tempi, si agisca di conseguenza. E gli elettori, sicuramente, gradiranno. Molto.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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