Non sono stati i primi a pensarlo, ma la domanda apparsa sullo “Spiffero” se la sono fatta in molti: perchè non abolire l’Aress? Mentre si chiudono i punti nascita, si “accorpano” – con relativo taglio dei letti – i reparti ospedalieri, si pratica l’eutanasia di primariati e strutture semplici, si mandano a casa gli infermieri precari, si tolgono le convenzioni con i medici precari del pronto soccorso e via discorrendo, si lascia brillare di luce sfavillante l’Aress. Semplicemente inutile in passato, oggi appare quantomeno fuori posto soprattutto per i soldi che vengono investiti e cioè 5 milioni di Euro all’anno e per il fatto che il lavoro che svolge – mai ben chiarito a dire il vero – può comunque essere egregiamente svolto dagli uffici della Regione Piemonte. Un po’ come se fossero le Province della sanità. Ed allora perchè, con un atto di coraggio i consiglieri della Regione Piemonte di ogni ordine e grado non ne studiano l’abolizione? Anche questi sono infatti costi della politica!
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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Certamente fa un po’ impressione l’esitazione del governo regionale del Piemonte di fronte ai ticket sanitari. Da un lato ci pensa il Ministro della Salute Fazio a chiarire due cosette che dovevano essere già chiare agli amministratori piemontesi: da un lato ogni regione dovrà far fronte da sola all’eventuale rinuncia all’applicazione, dall’altra viene chiarito come le Regioni che stanno attuando un piano di rientro concordato per ripianare il deficit non potranno abolire il ticket. I rimedi suggeriti dimostrano anche lo stato confusionale di chi elargisce consigli per la cura del problema. (altro…)
Si chiama MyCare, viene dalla Gran Bretagna, è semplice da utilizzare e viaggia con software open source. Ecco la carta su cui scrivere molti dati preziosi sulla nostra salute grande quanto una carta di credito progettata dall’Engineering and Physical Sciences Research Council (EPSRC) che il sistema sanitario inglese sta mettendo a punto con uno stanziamento di 260 mila sterline e che ha concluso i primi test con successo. Risulta immediatamente comprensibile il vantaggio di questo strumento in caso di emergenza, di aggiornamento dei dati clinici e di aiuto nella razionalizzazione della spesa farmaceutica. Una particolare attenzione è stata riposta nel trattamento della privacy utilizzando una protezione simile a quella dei sistemi bancari. Il sistema può operare con i programmi diffusi dei nostri computer ed il progetto lascia aperta la porta agli open source che permetteranno maggiori sviluppi da parte di tutti coloro che vorranno cimentarsi proponendo nuove funzionalità.
(via l’Unità) Gli oncologi italiani si schierano compatti contro il nucleare. Come anticipato nei giorni scorsi, arriva oggi dal congresso Asco di Chicago, il più importante incontro mondiale di oncologia, l’appello dell’Aiom, l’associazione italiana di oncologia medica, a votare sì al referendum del 12 e 13 giugno. «Il nucleare è la cosa più cancerogena che esista – sottolinea il presidente dell’Aiom Carmelo Iacono – e non è controllabile, come ha dimostrato Fukushima. Lasciamo stare le centrali, puntiamo sulle energie alternative, che sono poco inquinanti e non presentano i rischi enormi per la salute che ha il nucleare». (altro…)
Una curiosità, utile in questo periodo, riguarda il rame che sarebbe attivo nell’uccidere molti ceppi di Escherichia Coli. Secondo uno studio condotto dall’Unità di salute ambientale dell’Università di Southampton e riportato da Le Scienze, l’uso delle superfici di appoggio di rame ridurrebbe in maniera significativa il rischio di contaminazioni. Nello specifico dell’escherichia Coli, le superfici di rame avrebbero ucciso colonie di 10 milioni del batterio in circa 10 minuti
Più di tante parole su come e perchè si sia selezionato il ceppo di Escherichia Coli, è importante capire come combatterlo con norme semplici come quelle segnalate dal Ministero della Salute. Attenzione, inoltre a non usare in mnaiera scorretta gli antibiotici: secondo l’opinione di diversi ricercatori gli antibiotici più comuni possono aggravare la diarrea emorragica anzichè aiutare nella soluzione del problema. Infatti è soprattutto la tossina prodotta da questo ceppo a provocare danni all’organismo.
Come può essere ridotto il rischio di infezione ?
Innanzitutto il rispetto delle comuni regole d’igiene riduce il rischi di infezione:
- prima della preparazione di cibi o dopo il contatto con alimenti crudi, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e asciugarle bene
conservare e preparare la carne cruda separatamente dagli altri cibi (frutta e verdura), ad esempio in caso di barbecue usare taglieri, piatti e pinze separati
- pulire accuratamente, sciacquare con acqua calda e asciugare le superfici e gli oggetti dopo un contatto con alimenti crudi, i suoi involucri o l’acqua di condensa
- lavare accuratamente frutta e verdura crude prima del consumo (possibilmente con acqua calda, strofinandole energicamente per almeno 30 secondi) e, se necessario pelarle. Lavare e sbucciare successivamente frutta e verdura, pur non eliminando completamente i germi, riduce la carica batterica e quindi il rischio di infezione.
Per saperne qualcosa di più ecco il link al portale del Ministero della Salute che parla di questo tipo di infezione
Secondo Chicco Testa nella trasmissione Annozero, il Dr. Ignazio Marino, dopo aver dichiarato che subito dopo Chernobyl si sarebbero verificati 4000 casi di tumore alla tiroide, avrebbe omesso che non tute quelle persone non sarebbero morte. Farei fare una piccola passeggiata al Dr. Testa in qualche normale reparto di oncologia, chirurgia, urologia e via discorrendo, per comprendere la gravità della sua affermazione. Comprendere cioè tutto quello che deve attraversare un malato oncologico, la sua famiglia, i suoi amici dalla diagnosi alla cura. Comprendere come spesso la vita di un paziente malato di cancro significa perdere anche il proprio ruolo nella società, vivere l’instabilità economica, non poter programmare spesso a lungo termine la propria vita e coinvolgere in questa incertezza anche le persone più care. Ed anche se si vuole essere cinici, basterebbe comparare i costi della prevenzione da questo disastro con quelli impegnati per fronteggiare queste malattie. Mi sembra che comunque con certe affermazioni come quella di Chicco Testa, si sia passato il limite.
Negli Stati Uniti non si occupano solo di Bin Laden. Ad esempio si sono messi in testa di tentare di ridurre i ricoveri per le malattie asma-correlate del 50% in 5 anni. Come? Combattendo contro le polluzioni atmosferiche che vengono riconosciute come concausa fondamentale nello scatenamento degli attacchi di questa malattia. In sostanza si riconosce che il controllo dell’inquinamento atmosferico è fondamentale per il controllo dell’asma stessa. (altro…)
I liberaldemocratici, nelle ultime elezioni inglesi, avevano lanciato una proposta apparentemente curiosa in fatto di sanità: trasformare i “primary care trust” – i corrispondenti della nostra Asl- in organi elettivi. In realtà l’idea non è così nuova e ne abbiamo traccia nell’opera di Maccacaro negli anni ’70. Proprio oggi, nel pieno della discussione di deficit sanitari, di critica ai poteri dei Direttori Generali sempre più monocratici, di ingerenze della politica persino nella nomina dei primari degli ospedali, questa proposta non è certamente da scartare. (altro…)