Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

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Decreto federalismo: l’abc

Arriva la cedolare secca sui redditi degli affitti, ma anche lo sblocco delle addizionali Irpef, la tassa di soggiorno sui turisti. Il decreto sul nuovo fisco municipale varato ieri dal governo e stoppato oggi dal Capo dello Stato prevede anche una vera e propria rivoluzione sul fronte della tassazione immobiliare e “chiama in causa” anche i comuni nell’attività di accertamento tributario (continua)

Una piccola guida sul decreto legge “federalista” stoppato dal Capo dello Stato su IlSole24Ore

Per il nostro bene: fermatevi!

(via The Frontpage)

Care compagne e cari compagni, per carità, per il nostro bene, fermatevi.

Il nostro avvenire, la libertà, i nostri diritti e quelli delle persone colpite dalla crisi e dall’ingiustizia sociale, non possono essere affidati alla legge e alla violenza dello Stato. Ai tribunali. Alla repressione. In passato ci è capitato, qualche volta, di pensarlo. Poi abbiamo capito che sbagliavamo.

Non possiamo sperare nel carcere, nell’arresto dell’avversario più detestato, nei sistemi di intercettazione a tappeto, nella logica dei corpi separati e persino nell’intervento del Vaticano per ottenere ciò che non abbiamo ottenuto con il consenso.

Nel giustizialismo non c’è meno oscurità che nel comportamento arrogante della politica di potere. (altro…)

Questioni di uguaglianza

Qualcuno non riesce a capire come mai molti oppositori, seguaci dell’equità tra i cittadini, “amino” così tanto le aule di giustizie e il mondo della giurisprudenza in genere. Credo che qualche ragione si possa trovare nel fatto che le aule dei tribunali siano le uniche, nel nostro Paese dove stia scritto qualcosa sull’eguaglianza dei cittadini tipo “La legge è uguale per tutti”. Già, almeno per la legge c’è una speranza.

Ruby salva Bossi

Eppure Bossi era stato chiaro: se non ci sarà una maggioranza politica sul federalismo il rischio delle elezioni è concreto. Ma dopo un colloquio con Berlusconi che aspettava l’esito del voto in serata su Ruby sembra che la purezza leghista sia andata a gambe all’aria. Ruby ha fatto il miracolo.

Le mani sulla sanità

Preoccupazione: questo è il sentimento che sta percorrendo ospedali, ambulatori, pronto soccorsi o comunque chi lavora in sanità. E di motivi certamente ce ne sono diversi. Dapprima la sensazione che non esista un vero timoniere nelle questioni che riguardano la salute con visione sul futuro allegata. Divisioni partitiche all’interno della maggioranza tra Enzo Ghigo che attacca il vertice leghista, divisioni tra l’Assessore di riferimento Caterina Ferrero (Pdl) e il Direttore dell’Aress Zanon (Lega nord) conditi dal Direttore Generale dell’Assessorato Monferino che sembra giocare una partita in proprio senza padrini o padroni. (altro…)

Gariglio e Fassino, dunque.

La prima scrematura è stata compiuta: pur con il dovuto rispetto per gli altri candidati, restano quindi in piedi Davide Gariglio e Piero Fassino. E il finale non è scontato. Sembra infatit anche delineata la “cornice” all’inteno della quale si muoveranno i due candidati su cui convergeranno le scelte degli elettori del centrosinsitra. Da una parte Piero Fassino nella parte dell’”usato sicuro”, del politico esperto capace di tenere la barra dritta e portare a sponde sicure una città che si interroga su cosa potrà diventare, oltre a permettere una crescita e la formazione senza scossoni di una classe dirigente di giovani che scalpitano senza ancora aver maturato il carisma necessario per proporsi autonomamente ai torinesi. Dall’altra Davide Gariglio che sembra incarnare in proprio quei giovani che reclamano il “cambiamento” ed avendo amturato comunque una certa esperienza politica nei banchei del Consiglio Regionale del Piemonte. (altro…)

La rete egiziana

Il mezzo non rappresenta certamente il messaggio, però aiuta. Questo devono aver pensato gli egiziani che hanno interconnesso il loro “deserto” rendendo possibile l’organizzazione delle manifestazioni di questi giorni. Se verosimilmente la rivolta sarebbe compiuta lo stesso, non si può negare che i network della rete hanno permesso la conoscenza della diversa geografia dei movimenti e della localizzazione in tempo reale degli spostamenti. Per capire la soglia critica che permette questa articolazione è utile ricordare come il 21% circa degli egiziani possiede una connessione internet; facebook conta non meno di 3 milioni di iscritti a fronte di una popolazione di 78 milioni di abitanti, prevalentemente concentrata tra Il Cairo ed Alessandria (circa 10 milioni). (altro…)

Milleproroghe: spunta un nuovo condono

Quel diavoletto di Antonio Cianciullo di Repubblica (qui), ci riporta di un emendamento nascosto nel decreto milleproroghe che che riaprirebbe fino al 31 dicembre 2011 la possibilità di presentare le domande di sanatoria degli abusi edilizi commessi fino al 31 marzo 2003, l’anno dell’ultimo condono edilizio. Non è davvero difficile immaginare che ci sarà una piccola rincorsa nel presentare abusi edilizi commessi molto più recentemente della data indicata che si tenterà di far passare come accaduti prima del 2003.

L’equità migliora la vita?

Un invito a leggere un interessante articolo pubblicato oggi su “La Voce.info” a firma di Enrico D’Elia.

(…) L’unica cosa che si può fare realisticamente è considerare il benessere come il risultato di un processo produttivo e misurare i fattori che lo generano. Alcuni sono valutabili in modo relativamente semplice, come i beni materiali e i servizi (disponibili sia sotto forma di flussi, sia di stock di ricchezza accumulata), altri lo sono un po’ meno, come la cultura, lo stato di salute, le condizioni ambientali e sociali, la qualità delle relazioni sociali, la sicurezza, le prospettive future, eccetera. Una delle poche cose che sappiamo (o che crediamo di sapere) sulla funzione di produzione del benessere individuale è che i suoi input hanno un rendimento decrescente. (altro…)

La cornice di Walter

Si dirà tutto il bene o il male possibile sul discorso di Walter Veltroni nella sala gialla del Lingotto a Torino. Ciò che però appare immediatamente chiaro è che l’ex segretario del Partito Democratico ha costruito un frame, una cornice possibile all’interno della quale costringerà ora al confronto  il partito stesso. Oltre al fatto che questa costuzione potrebbe essere quella che potrà portare fuori dalle secche lo stesso Pd, arenatosi da più di un anno in un rincorrersi astratto di dichiarazioni dove vale tutto ed il contrario di tutto. Questa è l’impressione a caldo che emerge, soprattutto dopo l’intervento di Bersani che non è uscito da quella cornice, ma ci si è adattato senza altre divagazioni o rilanci. Ad oggi, infatti, quella di Veltroni sembra essere l’unica proposta compiuta che riporta il Partito Democratico alla discussione esterna, alla proposta larga al di fuori delle lotte intestine che hanno caratterizzato questo ultimo periodo. (altro…)