Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

Browsing the archives for the Politica category.

De Magistris spara su Montezemolo (e colpisce Pd e Idv)

Pare che il nuovo Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, voglia costruire un proprio movimento. L’obiettivo principale sarebbe quallo di contrastare la discesa in campo dei miliardari come Montezemolo e Profumo, oltre a costruire un’alternativa a Silvio Berlusconi. Lo sforzo sarebbe comunque indirizzato a raccogliere gli “indignados” italiani e tutti coloro che vogliono far politica al di fuori dei partiti, rimanendo nel campo del centrosinistra. Ma non si tratterà di un nuovo partito e l’attenzione è focalizzata anche al movimento Uniti contro la crisi. (altro…)

Visioni e futuro

Avere una visione del futuro è cosa ben diversa dal fare una lista della spesa e cercare di imporla nell’agenda politica. Le soluzioni ci sono, i progetti sono recuperabili ma diventa tutto inutile se non si possiede una visione d’insieme ed il coraggio per attuarla. Un esempio. Poniamo di essere d’accordo che i trasporti rappresentino una delle chiavi del futuro di un territorio per muovere l’economia, diminuire drasticamente l’inquinamento, migliorare la qualità di vita delle persone, diminuire i costi e la dipendenza dai combustibili fossili. Se ci metto anche il fatto che i trasporti aerei a media percorrenza (diciamo sotto i 700 km) così come i trasporti con le attuali modalità su rotaia sono ormai considerati obsoleti che cosa posso pensare di fare nella mia realtà? (altro…)

Digitalizzare le Pubbliche Amministrazioni: un risparmio di 43miliardi

Uscendo dal semplice “tifo” politico, un obbiettivo che come Piemonte al Centro ci siamo posti è quello di andare “dentro” i problemi e capire se dietro le proposte poste in campo esista un razionale utile. L’occasione oggi ci viene offerta da uno studio del Politecnico di Milano commissionato da “Nòva”, di cui ci dà notizia Antonio Larizza su Nòva, dove si quantificano gli eventuali benefici e risparmi ottenibili mediante un vero programma di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (Pa) a tutti i livelli. L’argomento è di attualità innanzittutto perchè nel pacchetto di proposte di Confindustria, ma da noi già sostenuto in precedenza su una proposta già avviata da Italia Futura. (altro…)

Diego Della Valle

A leggere i commenti che si ritrovano sulla stampa nazionale oggi alla pubblicazione della pagina di Diego Della Valle, direi che sicuramente ha fatto centro. La compagnia dei detrattori è così composita e di alto profilo che chiederei a Della Valle di farne stampare almeno una alla settimana.

Gelmini nel tunnel Cern – Gran Sasso

Veramente abbiamo toccato il fondo e sempre che sia vera.  Secondo il Ministro Gelmini esisterebbe un tunnel in cui fare esperimenti tra il Cern di Ginevra e i laboratori del Gran Sasso. No, davvero basta con questa gente!

Piemonte al Centro con Verso Nord e Italia Futura a Torino

( Via Verso Nord ) La rete di Verso Nord si rafforza e si allarga. Giovedì 22 settembre a Torino saranno presentati i comitati promotori di Piemonte al Centro. Come dice il nome, questa associazione vuole riportare la politica “al centro” dell’attenzione civile dell’Italia e si sente vicina alle analisi culturali e alle proposte politiche che stanno maturando, grazie al lavoro di altre associazioni come Verso Nord e soprattutto Italia Futura.

«Dopo l’assemblea tenutasi a Mogliano il 15 luglio», ricorda il portavoce di Verso Nord Alessio Vianello, «questo nuovo appuntamento ci consente di presentarci pubblicamente in Piemonte. La nascita di questi soggetti, federati con Verso Nord, conferma il collasso di un sistema politico che in regioni come Piemonte, Lombardia e  Veneto fa perno sulla Lega e sul Pdl. L’asse del nord non passa più attraverso le maglie del potere leghista o del Pdl, forze che oggi rappresentano la conservazione e non quello sguardo europeo che tutti, cittadini e imprese, ci chiedono a gran voce».

All’appuntamento di Torino parteciperà una delegazione veneta, capeggiata dal senatore Maurizio Fistarol e dallo stesso Vianello.

Nel salone dell’Hotel Ambasciatori di Torino dlle ore 18.00 interverranno il senatore Nicola Rossi, economista, il professor Luca Ricolfi (editorialista La Stampa), Carlo Calenda, manager, braccio destro di Luca di Montezemolo in Italia Futura.

Piemonte al Centro e l’Ulivo

Esiste questa nuova alleanza, questa riproposizione dell’Ulivo d’antan con Partito Democratico, Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà che si sta lentamente affacciando, ma che non sembra suscitare entusiasmi da stadio.  Sia chiaro, non ho nulla contro, ci mancherebbe, ma mi domando perchè non suscita nessuna passione, felicità, voglia di riscatto e di riappropriazione del futuro. Non credo che il problema sia la paura di non riuscire a governare: esiste certamente, ma credo che tutti abbiano fatto tesoro delle precedenti esperienze. Parlandone con alcuni amici sono giunto a qualche piccola conclusione, sicuramente parziali e di poca importanza. (altro…)

Nucleare: bocciate 8 centrali in Francia

Non è solo un problema di sicurezza, ma anche di adeguamento tecnologico e prospettive future se il nucleare sta segnando il passo in Europa con l’uscita da questo tipo di produzione di Svizzera, Germania e Giappone. Anche la Siemens ha rinunciato ad impegnarsi in questa produzione. Comunque oggi la realtà è quella segnalata dall’Autority europea, con bassi margini di sicurezza anche per il nostro, confinante, Paese. Leggi l’articolo su Repubblica

Quando la Pubblica amministrazione non paga

Ognuno può scegliere di risolvere i problemi che vuole per far in modo che il nostro Paese esca dall’empasse in cui si è cacciato: vedi la Lega con il secessionismo, il Pdl con le intercettazioni, il Pd con l’ossessione di Berlusconi e via discorrendo. Personalmente sceglierei di dedicare una particolare attenzione ai rapporti di pagamento tra le Piccole-medie imprese e le amministrazioni pubbliche. La Confapi ha denunciato un allungamento dei tempi ormai in media vicino all’anno, che penalizza il tessuto delle nostre aziende, che sono praticamente tra i primi datori di lavoro nel nostro Paese, non solo rispetto alla concorrenza internazionale, ma anche sulle possibilità di rstare in piedi. Ricordiamo quali sono i tempi di pagamento oltreconfine: 19 giorni in Gran Bretagna; 65 giorni in Spagna; 2 giorni in Francia; 11 in Germania e con una media europea di 27 giorni (fonte il Sole24 Ore). Come denunciato dallo stesso studio Confapi riportato da Giovanni Parente:«La principale conseguenza di questi ritardi è la mancanza di liquidità nelle casse delle imprese fornitrici. Ne consegue, anzitutto, la difficoltà nell’onorare i pagamenti ai propri fornitori e, in subordine, l’impossibilità di porre in essere gli investimenti necessari senza dover ricorrere a forme di finanziamento. Il ritardo dei pagamenti della Pa trasferisce infatti alle imprese fornitrici il problema di liquidità del settore pubblico». Il problema ha poi una coda velenosa data dalla necessità delle imprese di dover ricorrere alle banche per ottenere prestiti con cui saldare le proprie spese, determinando una spesa extra che si aggira sui 1.9 miliardi di euro l’anno.

E quindi? Nicola Rossi, che sarà presente il 22 settembre a Torino al Convegno di Piemonte al Centro all’Hotel Ambasciatori, sta studiando una proposta di legge bipartisan per risolvere la questione, anche attraverso il recepimento della norma comunitaria che impone tempi certi e rispetto degli obblighi verso i fornitori da parte dei committenti pubblici. Queste sono le cose che ci aspettiamo vengano fatte da chi abbiamo mandato in Parlamento.

Giovani precari italiani

Questa settimana l’Economist ha pubblicato dei dati da far rabbrividire chiunque avesse un po’ di senso del bene pubblico, di senso del futuro. Non solo la disoccupazione giovanile in Italia è ai massimi storici, a circa il 30%. Non solo i giovani e gli adulti non anziani hanno in maggioranza un lavoro precario e sono i primi a esser licenziati in qualsiasi azienda pubblica o privata. La conseguenza terrificante di questo processo è che l’Italia è il paese dell’OCSE con il maggior numero di giovani tra i 15 e i 24 anni che non fanno nulla, i cosiddetti “scoraggiati”

Continua a leggere su Italia Futura l’articolo di Marco Simoni