L’Università non molla e continuano le proteste, giuste, contro la legge 133/08. Ma al di là delle manifestazioni, credo che molte delle motivazioni per cui gli studenti agitano le piazze non riescono a far breccia. Soprattutto per la scarsa qualità dell’informazione, che tende a riportare gli aspetti più folcloristici della vicenda. Ma il messaggio potrebbe essere più efficace? Forse sì. Forse stando attenti a diversi pericoli comunicativi abilmente impiegati da chi vuole ridurre un problema ciclico e fondamentale per lo sviluppo della nostra società, ad una tempesta ormonale di giovani scamiciati. Ad esempio sottraendosi all’impressione che si voglia difendere a tutti i costi l’attuale impianto universitario, quello pre-riforma per essere chiari. (…)