Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

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Elezioni Provincia di Torino: applicare la modifica della direttiva europea (CE/91/2002) sulla produzione delle fonti rinnovabili

simbolo psLe Province saranno presto coinvolte nella realizzazione di una direttiva europea (modifica della CE/91/2002) in base alla quale le costruzioni realizzate dopo il 31 dicembre 2018 dovranno produrre da fonti rinnovabili la stessa quantità di energia che consumano. Una recente stima indica che gli edifici dell’UE consumano circa il 40% del totale dell’energia prodotta. LA normativa indicherebbe che gli Stati europei dovranno predisporre entro il 30 giugno 2011 piani d’azione nazionali compresi di strumenti economici per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e, con molta probabilità la stessa Commissione Europea sta valutando la possibilità di aumentare del 15% la quota del Fondo Europeo di Sviluppo (FESR) per l’efficienza energetica.
Le Province, essendo gli Enti più vicini al territorio con i Comuni, dovranno quindi attrezzarsi per fare in modo che i Comuni siano messi in condizione di adottare i nuovi standard e predisporre molto velocemente gli strumenti adatti per fare in modo che si arrivi in tempi giusti e senza scossoni alla piena applicazione di questa direttiva. Questo è infatti uno dei compiti tradizionali delle Province, che, almeno nel caso del Piemonte, vengono solitamente delegate all’attuazione di questo tipo di interventi in materia energetica.
Come amministratori socialisti ci impegneremo immediatamente affinchè questa importante linea d’azione politica europea venga applicata predisponendo tutti gli strumenti per attrarre sui nostri territori i finanziamenti che saranno messi a disposizione dall’Unione Europea attraverso opportuni progetti e programmazioni.


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Elezioni europee: cabina-elettorale.it

voteCabina-elettorale.it è un’applicazione internet che in pochi clic compara le preferenze politiche dei partiti in lizza per il Parlamento Europeo con quelle dell’utente, fornendo a quest’ultimo un suggerimento di voto (vale a dire, il partito a lui programmaticamente più vicino). E’innanzitutto uno strumento educativo, il cui scopo primario è quello di promuovere la partecipazione politica attiva e consapevole a livello europeo.

Così facendo, l’assistente di voto riconduce la politica alle sue fondamenta, concentrando l’attenzione dell’utente sui contenuti della competizione politica. E lo fa con un metodo divertente ed un linguaggio di facile comprensione. Il test dura mediamente meno di dieci minuti.


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Elezioni Provincia di Torino: proposte per la sicurezza del territorio

simbolo psE’ certamente necessario reperire le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza dei territori ad alto rischio idrogeologico, anche attraverso un programma pluriennale di finanziamento.
Ma questo non è sufficiente: occorre anche proporre un nuovo modello di “governance” che ridefinisca le competenze operative dei diversi Enti che semplifichi e renda più efficacie ed efficiente, l’attuazione degli interventi programmati.
La Provincia di Torino è a disposizione, forte dell’esperienza condotta e dei risultati raggiunti, assumendo il ruolo di soggetto attuatore come è già successo a seguito dell’alluvione ottobre 2000, dove sono stati affrontati e risolti in modo sistemico i nodi idraulici più complessi presenti nel nostro territorio.
Occorre certamente realizzare celermente gli interventi di “riparazione ” dei danni subiti sulle aste fluviali e allo stesso tempo progettare e realizzare quegli interventi strutturali indispensabili per evitare i ricorrenti danni ai cittadini, agli insediamenti, alle infrastrutture, al sistema economico.
Proprio con questa logica, negli ultimi mesi del 2008 la provincia ha anticipato la progettazioni dei nodi strutturali “più critici”, coinvolti negli eventi alluvionali del 2008 al fine di proporre soluzioni risolutive ed definitive quantificando le risorse economiche necessarie per garantire ai territori un sufficiente livello di sicurezza.
I contenuti di tali studi, condivisi con i territori interessati riguardano:
Val Pellice:
Bobbio e Villar Pellice: messa in sicurezza della S.P. e degli abitati attraversati, con adeguamento degli attraversamenti e protezione dai processi lungo i versanti-
Torre Pellice e Luserna
Realizzazione nuova strada in sponda destra in prosecuzione della strada delle Cave e realizzazione del nuovo ponte sul Pellice con eliminazione del ponte Albertenga;
messa in sicurezza degli abitati attraverso opere idrauliche e di bonifica dei versanti
Val Germanasca
Interventi per la riduzione del rischio della SP169 e SP170 Realizzazione anello strada delle Fontane e galleria paramassi (Massello Salza)
Nodo di Torino
Proposta di Aree di laminazione della Dora Riparia (Alpignano, Caselette e Rosta, …) a protezione degli abitati a valle .
Proposta di Aree di laminazione sul Torrente Pellice a protezione degli abitati del basso corso del Pellice e dell’area.
Bacino Benna-Bendola
Interventi per la riduzione del rischio: opere di regimazione idraulica nel bacino (laminazione, collettamento, …), interventi per la manutenzione del reticolo minore e delle canalizzazioni ad uso agricolo (consorzi); definizione di modi d’uso corretti (protezione civile), interventi per la riduzione impermeabilizzazione dei suoli .
Riguardo agli interventi “urgenti” da realizzare sull’asta del Chisone e Pellice la Provincia di Torino, condividendo la necessità di accellerare la realizzazione degli interventi, in coerenza con il redigendo Piano di Gestione dei Sedimenti predisposto da AIPO e Regione Piemonte, mette a disposizione le proprie strutture tecniche, consolidando il modello di partenariato già utilizzato con AIPO e Regione, per la progettazione e la realizzazione delle opere necessarie.
Il modello è quello già sperimentato dopo l’alluvione del 2000, con successo sull’ asta del Chisone nel tratto Ponte di Miradolo – Ponte Chisone, dove, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali sono state realizzate, insieme alla costruzione di nuovi ponti, tutti gli interventi atti a ripristinare la funzionalità idraulica del torrente ed a difendere abitati ed attività economiche.


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Domanda a bruciapelo

sinistra e libertUna domanda a bruciapelo che mi è stata rivolta ieri: tenendo conto delle competenze del Parlamento europeo, quali sono i tre settori in cui operare prioritariamente nella prossima legislatura?
 La mia risposta, non in ordine di importanza, è stata:
Sostenere l’occupazione
La difesa dell’ambiente
Sviluppare la ricerca, attraverso la scuola e l’Università. 
In realtà la risposta è unica. Oggi l’ambiente è l’unico settore in Europa che è in continuo sviluppo e che aumenta le possibilità di lavoro, soffre meno degli altri riguardo alla disoccupazione e la delocalizzazione in altri stati. Questo soprattutto grazie al fatto che i nuovi lavori verdi, a tutti i livelli, hanno un maggior contenuto di conoscenza e necessitano quindi di formazione continua, di una rete di scuole ed università ben funzionanti e di innovazione

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Obama mette a dieta i consumi delle auto e le emissioni inquinanti


obama2Barack Obama annuncia la nuova normativa per tagliare i consumi delle automobili e le emissioni di CO2 negli Stati Uniti. Entro il 2016, infatti, le nuove automobili dovranno percorrere almeno 35,5 miglia per gallone – che corrispondono a standard europei di 15 chilometri per un litro – contro i circa 25 di quelle attuali. Questo tipo di prestazione permetterà di risparmiare circa 1,8 miliardi di barili di petrolio entro il 2016 “una cifra equivalente a 58 milioni di auto” ha detyto il Presidente americano. Sarà come aver tolto dalle strade 177 milioni di automobili o aver chiuso 194 centrali a carbone e gli automobilisti potranno risparmiare fino a 2800 dollari l’anno in minor consumo di benzina a fronte di un aumento iniziale del costo delle automobili di circa 600 dollari.
“Non rappresentiamo che il 5% della popolazione mondiale – ha detto Barack Obama – eppure consumiamo oltre un quarto del petrolio estratto ogni anno nel mondo. Questo ha un pesante impatto sull’ambiente così come sulla nostra bilancia commerciale perché le importazioni di greggio sono una ragione cruciale del nostro deficit.E’ ora di mettere fine alla nostra dipendenza dal greggio anche se occorrerà tempo per riuscire nello scopo”.
Riconfermato nei fatti, dunque, l’impegno della Presidenza americana sul fronte dello sviluppo verde. Ora tocca all’Europa agire con la stessa determinazione: è quello che cercheremo di fare anche noi come Sinistra e Libertà nel Parlamento Europeo con il Partito Socialista Europeo.

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Eclissi della socialdemocrazia?

sinistra e libertHa ragione Massimo Salvadori quando nell’articolo comparso oggi su “La Repubblica” a pag 29, dissente dalle conclusioni di Giuseppe Berta sulla capacità dell’attuale centrosinistra, leggi Partito Democratico, di sostituire il riformismo socialdemocratico europeo nell’impresa di ricostituire “l’economia sociale di mercato” fondata sulla creazione di un forte quadro giuridico e normativo per l’impresa privata, sull’impegno di garantire un minimo sociale a tutti i cittadini.Sulle premesse i due studiosi sono d’accordo: la socialdemocrazia è entrata in crisi quando ha, nei fatti, aderito plasticamente ai caratteri del nuovo capitalismo, abbandonando al pretesa di trasformarli.Ma la lezione che Salvadori trae è diversa da quella di Berta. Il centrosinistra attuale, pur con grandi ambizioni, non è stato altro in passato che un’alleanza debole di diversi partiti privi di omogeneità, senza neppure un sufficiente colante e all’interno del quale non manca che subisce il richiamo di altri “centri”. Ma è da dubitare che l’attuale centrosinistra di marca PD sia in grado di emergere, anzi potrebbe aprire la strada ad un rafforzamento della destra e del centro ed ad una residuale presenza di sinistra minoritaria, emarginata, protestataria e impotente. Da manuale il contenuto della “lezione” che Salvadori trae e che merita di essere riportata: “che oggi ci troviamo nel pieno della crisi congiunta del turbo capitalismo e del socialismo europeo. Che la crisi del secondo è una conseguenza del suo essersi adagiato sul primo, nella convinzione, massima nel laburismo inglese, che questa rappresentasse tout court l’economia dell’avvenire e perciò occorresse favorirlo. Che la crisi scoppiata rivela palesemente che l’insufficiente difesa delle condizioni di vita degli strati inferiori a cui si chiedeva di trovare una strada che non hanno affatto trovato nel mondo dell’iniziativa individuale e delle opportunità create da uno sviluppo sfociato nella grande depressione, ha avuto come risultato di causare il sempre maggiore arricchimento dei pochi e impoverimento dei molti. Che la crisi dimostra che si è riprodotta la perversione per cui i plutocrati incontrastati hanno dato con successo l’assalto ai governi, sicché è ora necessario che i potere pubblico ristabilisca regole in grado di impedire un ritorno al turbo capitalismo, che si ricostituisca una rete di protezione a favore degli strati rimasti vittime delle oligarchie dominanti, che si torni a rendere efficace il welfare, anche grazie al rilancio del ruolo dei sindacati”. Credo sia oggi giusto parlare di eclisse della socialdemocrazia. Ma le eclissi durano poco…

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Gravissimo attacco alla Democrazia e alla Rete

Riprendo dal blog di Massimo d’Antoni:

L´attacco finale alla democrazia è iniziato! Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto controllo. Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati come l´obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei sentatetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D´Alia (UDC), è Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”. Il testo la prossima settimana approderà alla Camera.E nel testo approdato alla Camera l´articolo è diventato il nr. 60. Anche se il senatore Gianpiero D´Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della “Casta” che non vuole scollarsi dal potere. In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all´estero. Il Ministro dell´interno, in seguito a comunicazione dell´autorità giudiziaria,può disporre con proprio decreto l´interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L´attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l´istigazione a delinquere e per l´apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l´istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all´odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge? Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l´informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l´unica fonte informativa non censurata. Vi ricordo che il nostro è > l´unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto? Quindi il Governo interviene per l´ennesima volta, in una materia che vede un´impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d´interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l´istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il> progetto del Governo di “normalizzare” il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni > sempre più capillari che non si riesce a dominare. Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l´Italia come la Birmania. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata PuntoInformatico. Fate girare questa notizia il più possibile. E´ ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani. E´ in gioco davvero la democrazia!!!

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Elezioni Provincia di Torino: Una nuova economia

Il costo dell’Ambiente è spesso considerato un limite allo sviluppo e al benessere, mentre gli impatti delle attività economiche sembrano ormai insostenibili. Eppure i nuovi strumenti dell’economia ambientale possono indicare il rapporto più conveniente tra i costi e i benefici delle scelte e il corretto uso di incentivi e disincentivi, soprattutto nella gestione pubblica di beni comuni senza proprietà come l’acqua e l’aria e di cui il mercato non può determinare i prezzi. Introdurre gli standard dell’economia ambientale nelle norme pubbliche, significa ottimizzare gli investimenti per non dover poi pagare, come collettività, i costi dell’inquinamento e del cattivo uso del territorio e delle risorse attraverso nuove tasse

 

 

 

 

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Elezioni europee: perchè andare in Europa.

sinistra e libertSe non ci preoccupiamo dell’Europa, l’Europa si occuperà comunque di noi. Già oggi, circa l’80% delle norme che regolano ambiente, energia, trasporti, politiche monetarie, salute nel nostro Paese derivano da direttive dell’Unione Europea. Per questo è importante il nostro voto per il Parlamento europeo, dando fiducia a chi pensa che l’Europa sia una nuova opportunità di sviluppo e benessere, non un’istituzione lontana che limita i poteri locali. Ma per far questo è necessario sapere dove collocarsi senza disperdere le energie: agire con la grande forza del Partito Socialista Europeo a cui abbiamo aderito e di cui rilanciamo anche nel nostro Paese il Manifesto per l’Europa sottoscritto a Madrid. Una grande forza con un grande obiettivo dichiarato: People first – Prima le persone.

Rilanciare l’economia e prevenire la crisi finanziaria; dare alle persone un trattamento più giusto; trasformare l’Europa in una forza di punta globale contro i cambiamenti climatici; lottare per l’uguaglianza di genere; sviluppare una efficace politica sull’immigrazione; valorizzare il ruolo dell’Europa come partner per la pace, la sicurezza e lo sviluppo: questi sono i capisaldi del nostro programma per le elezioni europee condivisi  insieme ai socialisti di tutta l’Unione Europea.

Negli ultimi cinque anni i conservatori hanno avuto la maggioranza nella maggior parte degli Stati membri e delle istituzioni dell’Unione Europea. Cosa hanno fatto? Sono riusciti a fronteggiare la crisi finanziaria? Hanno combattuto la povertà e la disuguaglianza? La società è più giusta rispetto a cinque anni fa? Hanno creato migliori opportunità di lavoro? I conservatori hanno perseguito una politica di cieca fede in un mercato non soggetto a regole, servendo più l’interesse di pochi che quello della moltitudine dei cittadini.

Oggi, abbiamo bisogno di una forte maggioranza progressista in Europa che introduca le riforme essenziali per il nostro futuro benessere, vitali per allentare la pressione sulle persone che affrontano le difficoltà della crisi e che stanno scivolando sotto la soglia di povertà.

Rilanciando l’idea del “doppio dividendo” contrastata dai conservatori: trasferimento delle tasse ambientali prelevate a chi inquina alleggerendo le imposte dirette che gravano sul costo lavoro: meno inquinamento, più lavoro nel settore verde a minor costo, restituzione delle imposte ai lavoratori.

Così come abbiamo bisogno di aggredire le problematiche dell’inquinamento che supera i confini dei singoli stati; di una rete energetica concepita su scala europea dove si eliminino gli sprechi, si razionalizzi e  sviluppi la produzione già esistente  in maniera sostenibile, senza penalizzare nessuno.

Abbiamo bisogno di riforme innovative del lavoro e delle pensioni che restituiscano sicurezza sociale.

Abbiamo bisogno di nuove politiche per la salute riportandola a diritto dei cittadini non relativo ad altre logiche, superando il concetto di semplice bene utile; affrontare le ingiustizie e le smisurate differenze di salute, prevenibili e rimediabili, che esistono “tra“ Paesi e “nei“ Paesi.

Noi sappiamo dove andare nella nuova Europa e dichiariamo impegni chiari e precisi da realizzare con la grande forza del Partito Socialista Europeo.

 

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Carceri galleggianti

La migliore della giornata è l’ipotesi avanzata da ambienti del Governo (Ionta) di istituire delle carceri galleggianti: piattaforme o navi ormaeggiate in prossimità dei grandi porti italiani con funzioni di carceri. Oltre a ciò sono stati convocati nella sede del Ministero della Giustizia in Via Arenula su questi temi la Presidente di Cinfidustria Emma Marcegaglia e Paolo Buzzetti Presidente dell’ANCE, per discutere il coinvolgimento dei privati nel piano di rinnovamento del sistema carcerario. L’ipotesi è semplice: utilizzo della finanza di progetto, locazione finanziaria e permuta. Ad esempio in quest’ultimo caso si prevede che le vecchie carceri nel centro delle città vengano trasformate in alberghi o in centri commerciali dai privati che, in cambio, costruiscono nuovi penitenziari in periferia. Non stupisce che questa idea fu uno dei cavalli di battaglia dell’ex Ministro Castelli, fautore della costituzione della società Dike Aedifica spa che avrebbe dovuto gestire l’operazione, ma che fu sciolta dal Governo Prodi.

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