Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

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Ricercatori che lasciano l’Italia: il silenzio della Sinistra

Rita Clemente è un medico ricercatore precario dell’Università di Pavia che ha scoperto alcuni importanti meccanismi dei linfomi. Ha 47 anni, due specializzazioni in branche mediche,  tre figli ma resta una precaria senza reali riconoscimenti (in Italia, almeno) e si è stufata: ha deciso di continuare la sua attività presso un laboratorio di Boston. Ora mi domando se una forza politica, qualsiasi forza politica a questo punto, non abbia nulla da dire riguardo ad un fatto del genere. Se la Sinistra muore e non sa rappresentare nè le fasce in difficoltà della popolazione, nè le possibili eccellenze presenti nel nostro Paese, c’è davvero bisogno di pensare ad un’altro orizzonte politico, che lasci perdere il proprio ombelico, non si perda solo in discussioni su alleanze, ma che dia risposte vere alle diverse domande che emergono dalla società. Senza Ricerca ed Innovazione dove pensiamo di andare? C’è bisogno di dare risposte vere a domande vere.

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Rutelli e l’evento politico a carattere nazionale

Che cosa sarà “l’evento politico a carattere nazionale” che Francesco Rutelli sta preparando per venerdì 3 e sabato 4 a Roma presso il Centro Congressi Roma-Eventi? Una nuova candidatura per il Partito Democratico? L’attesa scissione dei rutelliani? Il rifiuto all’adesione alla nuova alleanza tra socialisti europei e democratici italiani? Ma poi: quanto ce ne frega?
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Il neurologo di Eluana Englaro non ha violato il codice deontologico

chirurghiTra la ricandidatura di Franceschini e l’espulsione di Rizzo dai Comunisti Italiani, scelgo invece una notizia importante letta attraverso il blog di bioetica che riprende un’agenzia adnkronos: il neurologo Carlo Alberto Defanti, che ha avuto in cura Eluana Englaro e che era stato deferito all’Ordine dei Medici di Bergamo, non ha violato il codice deontologico e il caso è stato archiviato. L’archiviazione non permette di conoscere, se non per il diretto interessato, le motivazioni che hanno condotto la giuria di 15 colleghi medici appunto all’archiviazione. Se, giustamente, il Presidente dell’ordine di bergamo, Pozzi, spera che che si plachino le polemiche sul caso, non possiamo non essere felici di questa decisione che segna un punto importante soprattutto per la capacità di preservare nei giusti binari la professione medica e la propria deontologia professionale, strumento a mio modo di intedere ancora molto moderno e tutelante l’alleanza tra il medico ed il paziente. Credo comunque che a tutti sarebbe piaciuto che la politica e gli organi di informazione si fossero occupati di questa questione, centrale per gli sviluppi che potrà avere domani sulle scelte etiche dei medici e delle persone a loro affidate. Ma l’etica, oggi, sembra debba essere scomodata più per le pruderie del Presidente Consiglio o le intenzioni di candidatura rimangiate, che per le questioni che potrebbero far crescere la nostra coscienza civile. Pazienza, poteva andare peggio… 

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Torino: Vince Saitta. Lanciare una speranza per il centrosinistra

saittaTorino, 22 giu. (Adnkronos) – ”Il primo turno e’ un voto di appartenenza politica, mentre il ballottaggio e’ un voto sulla persona, c’e’ un apprezzamento personale e le rigidita’ politiche del primo turno si sono un po’ sciolte”. Cosi’ Antonio Saitta, candidato del centrosinistra per la provincia di Torino commenta il risultato positivo che lo vede al momento, quando sono state scrutinate 1.830 sezioni su 2.316, al 57,2% di preferenze contro il 42,7% della sfidante del centrodestra Claudia Porchietto.
“L’elettorato di centrosinistra -prosegue Saitta- nel ballottaggio si e’ reso conto che bisogna esserci ed e’ scattato l’orgoglio. Il risultato mi fa guardare al futuro con determinazione, abbiamo compiuto scelte politiche precise sia per quanto riguarda la sinistra radicale sia per quanto riguarda l’Udc”. Guardando all’imminente futuro Saitta ha osservato che “e’ chiaro che tutte le forze politiche in maggioranza dovranno compartecipare al governo”, e a proposito della sua giunta ha anticipato che “gli assessorati saranno da 12 in giu’ perche’ alcuni saranno accorpati”. Saitta ha poi concluso sottolineando di aver sentito “la responsabilita’ di una battaglia politica nazionale. Dalla gente ho avuto la richiesta di maggiore opposizione al governo nazionale e vorrei da Torino lanciare una speranza per il centrosinistra”.

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Enrico Franceschini:Voglio l’America.

voglio l america L’ho preso quasi per caso. Perchè a New York ci sono stato e ritornato, un po’ per pura curiosità. L’ho divorato ed amato e lo consiglio senza reticenze. Un bel libro: appassionato, misurato, vigoroso, lieve ma mai banale. Una boccata d’aria fresca malgrado sia pieno dei rumori, degli odori, del caldo asfissiante (ve lo giuro a New York quando fa caldo è mortale!) e del gelo che viene in inverno dal Canada. Qualcosa che lascia un bel gusto in bocca dopo averlo letto e da cui ci si stacca con malinconia. Non so perchè, ma certamente uno dei migliori libri che ho letto negli ultimi tempi. Grazie ad Enrico Franceschini.

Enrico Franceschini.  Voglio l’America; Feltrinelli (i Canguri)

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ANTONIO SAITTA: 5 anni di lavoro

saitta2Nelle schede che seguono, troverete una sintesi dei risultati dell’Amministrazione Provinciale che ho guidato dall’estate 2004. Presentando quello che abbiamo conseguito, desidero ringraziare la competenza, l’impegno e  la dedizione di tutte e tutti coloro che lavorano nell’Ente e per l’Ente, dai dipendenti agli amministratori.
Abbiamo costruito insieme successi e affrontato calamità, siamo riusciti a realizzare opere e progetti importanti, indicati come obiettivi da conseguire nel programma di mandato. Ma soprattutto abbiamo lavorato con convinzione profonda per far sì che tutti avessero voce:  da questo punto di vista,  è stata per me preziosa la passione e la generosità dei sindaci e degli amministratori locali, il loro entusiasmo ma anche la disperazione per gli eventi negativi o luttuosi che colpivano le popolazioni locali. Sono state una guida e nello stesso tempo un monito per le scelte della Provincia: difendere chi ha più bisogno è un dovere dello Stato e di tutti i suoi presìdi di governo nel territorio. 
Sappiamo di avere di fronte a noi una stagione di crisi economica, occupazionale e finanziaria di straordinaria difficoltà per le famiglie, per le imprese: ciò che abbiamo realizzato in questi 5 anni ci rende più forti, più preparati, ma siamo consapevoli che dovremo affrontare sfide nuove e, se ne avremo l’opportunità, ci impegneremo fino in fondo per non lasciare nessuno da solo.
Le politiche che abbiamo saputo mettere in campo, ma soprattutto i risultati importanti ottenuti ci lasciano ben sperare sulla capacità della Provincia di Torino di essere in grado di governare nell’interesse dell’intero territorio e di coloro che lo vivono.
  
Antonio Saitta

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IO VOTO ANTONIO SAITTA

saitta Il 21 e 22 giugno non si sceglierà semplicemente tra due persone per l’elezione alla Presidenza della Provincia di Torino, ma tra due progetti di società. Io voterò convintamente ANTONIO SAITTA perchè ha dimostrato in questi anni un’attenzione particolare allo sviluppo dei temi del benessere ecologico e crede che l’innovazione e la riconversione ambientale saranno protagonisti nei prossimi anni per battere l’attuale  crisi rilanciando anche le nostre imprese, creando nuovi posti di lavoro ma soprattutto senza lasciare indietro nessuno. Con Antonio Saitta si può. Chiedo quindi anche il Tuo voto per fare in modo che questo progetto di società non venga abbandonato.

VOTA ANTONIO SAITTA per la Presidenza della Provincia di Torino

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Appello al voto per Sinistra e Libertà di Riccardo Nencini

votasl_tnCare compagne, cari compagni, cari elettori,
al termine di una campagna elettorale molto faticosa e nella quale le altre forze politiche di tutto hanno parlato tranne che delle ragioni di un voto europeo e amministrativo ponderato, mi rivolgo a voi tutti, che in più di un’occasione avete dovuto stringere i denti e fare perno sui nostri ideali per guardare avanti; per sognare e credere ancora nella possibilità di una società diversa da quella a cui vorrebbe vederci rassegnati il “papi-Berlusconi”. Noi vogliamo una società, un paese, e soprattutto una sinistra diversa tuttavia anche da quella che immagina il momentaneo leader del Partito Democratico, Franceschini. Pensiamo a una sinistra che si batta realmente e quotidianamente per i diritti civili, per la cittadinanza a pieno titolo dei più deboli e dei precari, per modificare le ingiustizie e le disparità con leggi e non con parole. Noi socialisti spingiamo insomma nella direzione di un vero riformismo di sinistra indispensabile per affrontare e risolvere i problemi del paese. Io non so dire oggi se il riformismo socialista per cui tanto mi sono battuto in questi mesi sia stato compreso da tutti. Come non so dire se il riformismo laico e di sinistra a cui penso, fin da quando giovane parlamentare ho provato a trasformare in proposte di legge i miei ideali, abbia fatto passi in avanti. Mi sento tuttavia di dire con assoluta certezza che il socialismo riformista ha un suolo luogo fisico dove nutrirsi e farsi portatore degli interessi della collettività. E questo luogo è la sinistra. E questo luogo è il Partito Socialista. Nessun riformismo socialista può collocarsi, con buona pace dei ministri Sacconi e Brunetta, dentro un progetto di centrodestra. E’ la natura stessa degli interventi da compiere, il senso stesso di una riforma ad uso e consumo delle classi più deboli e indifese a renderlo impossibile. E’ l’idea di far compiere passi in avanti a molti, anziché a pochi, a far sì che sia da tutt’altra parte rispetto a un governo che ha lavorato sempre su leggi ad personam. Compreso davanti a un caso complesso e difficile come quello della povera Eluana Englaro il ministro Sacconi si è attestato su di una riva diversa da quella del riformismo socialista di antica tradizione. Con Sinistra e Libertà ho voluto rimettere in piedi una possibilità di rinascita per una sinistra diversa. Certo lo sbarramento del quorum al 4% con cui, anche per le elezioni europee, si è voluto dividere l’Italia in due blocchi sempre pronti a fare accordi di potere, ci ha indicato la strada come inevitabile. Ma vi assicuro che continuerò a battermi anche dopo il 7 giugno affinché di riformismo possano parlare con cognizione di causa solo uomini impegnati a sinistra. La sinistra chiara, trasparente, con lo sguardo rivolto al futuro e la mente ancorata al presente. La Sinistra antagonista e diametralmente opposta a quella comunista e in perenne conflitto con se stessa e con il mondo che la circonda. La Sinistra a cui aspiriamo da sempre, la sinistra a cui la storia ha dato ragione, la sinistra che si rimbocca le maniche e costruisce, e non quella che si siede lungo la strada da fare urlando e lamentandosi. I sondaggi delle ultime giornate ci dicono che possiamo farcela. Portate al voto e convincete anche un solo amico e avremo compiuto una prima impresa. Un primo passo verso una meta condivisa e importante per noi, per le ragioni del socialismo, e per l’Italia tutta.

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Elezioni europee: come voteranno gli eletti sulle cellule staminali?

 sinistra e libertUna delle prime cose che il nuovo Parlamento Europeo dovrà esaminare, sarà la questione del finanziamento alla libera ricerca sulle cellule staminali. Anche se la comunicazione sui programmi e le intenzioni dei candidati e dei partiti sui media pubblici e privati si sta occupando d’altro, sarebbe davvero utile sapere cosa ne pensano sia i candidati, sia i gruppi europei che saranno chiamati ad esprimere un voto sulla questione.

Da parte mia non c’è alcun dubbio che la ricerca e l’innovazione sono i veri motori che ci potranno far uscire da questa crisi non soltanto economica, ma anche di idee e di prospettive. La libertà della ricerca, se rispetta i metodi della vera ricerca scientifica, non solo non deve far paura, ma porterà  vantaggi anche dal punto di vista dello sviluppo della democrazia in seno all’Unione Europea e all’interno degli Stati membri. Questo lo dico non solo da cultore professionale della materia, ma da semplice cittadino che utilizza tutti i giorni i progressi della ricerca biomedica per la propria salute. Come candidato di Sinistra e Libertà e come medico appoggerò volentieri chi non vorrà ridurre al silenzio la libertà della ricerca, a differenza di qualche nostro collega che sarà eletto nelle liste del Popolo della Libertà, del Partito Democratico o della lista di Pietro che vorrebbe far tornare la ricerca scientifica ai metodi precedenti a quelli di Galileo.

Anche per questo chiedo il tuo voto per SINISTRA E LIBERTA’ e la preferenze per Dorino PIRAS

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Elezioni provincia di Torino: Riduzione dell’inquinamento da trasporto

 

simbolo psLe attività di riduzione delle emissioni dal compartimento “traffico” devono perseguire principalmente due obiettivi principali:
1. “risparmio di chilometri”, ridurre il numero di chilometri complessivamente percorsi in provincia e nel sistema urbano;

2. “efficienza ambientale”,

Attraverso indagini sulla mobilità, studi scientifici e normativa di settore si possono individuare le seguenti le seguenti linee d’azione e attività progettuali.

Aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico

L’indagine sulla mobilità in area urbana ha evidenziato un limitato utilizzo del trasporto pubblico negli spostamenti “motorizzati” che avvengono fra Torino e cintura e fra cintura e cintura.
Occorre pertanto avviare un tavolo di confronto con l’Agenzia per la Mobilità Metropolitana e la Regione Piemonte, con la finalità di incrementare l’offerta di servizi di trasporto pubblico su tali aree. A tal proposito si è già avviata una

sperimentazione di trasporto pubblico a chiamata

Sviluppare la multimodalità dei sistemi di trasporto

Un’altra carenza del sistema di mobilità sul nostro territorio è il ridotto uso multimodale dei trasporti. Nasce, da quest’analisi, l’ipotesi di avviare una possibilità di lavoro sui

posteggi di interscambio

Aumentare il tasso di occupazione dei veicoli

I veicoli viaggiano principalmente con un solo passeggero a bordo, una linea di lavoro deve pertanto cercare di ottimizzare l’utilizzo degli autoveicoli. Il progetto più strutturato e con maggiori probabilità di successo è sicuramente quello legato alle figure dei

Mobility Manager

Sviluppare la mobilità ciclabile e pedonale

Gli spostamenti che avvengono nell’ambito della stessa città sono spesso di breve distanza, lo spostamento medio su Torino e di circa 3,5 km. Su questa distanza sono pertanto assolutamente competitive la mobilità ciclabile e pedonale. Nell’ambito del piano d’azione, che prevede la definizione delle zone a bassa emissione, si potrebbero predisporre dei

bandi di cofinanziamento

Progetto metano

Continuare le attività legate al progetto metano legate all’incentivazione delle flotte pubbliche e all’incremento della rete di distributori.

Bollino Blu

A seguito di contatti con il Centro Ricerche FIAT si può valutare il rilancio dell’operazione bollino blu incrementando i controlli sulle officine che rilasciano il bollino e i controlli sulle automobili che dovrebbero esporlo annualmente.
Sarebbe possibile attivare una serie di controlli, effettuati dai vigili urbani, direttamente sui gas di scarico dei veicoli (fattibile sui diesel con un opacimetro). Se di interesse si potrebbe approfondire la normativa, acquisire la strumentazione e attivare un corso di formazione per i corpi di polizia urbana che ne fanno richiesta utilizzando i fondi ricavati dalla vendita dei bollini blu.
Acquisti puliti

Attivare un tavolo di lavoro con il centro ricerche fiat con la finalità di definire le migliori caratteristiche tecnologiche, legate al contenimento delle emissioni, disponibili attualmente per gli autobus. Tali tecnologie saranno richieste nel caso di finanziamenti erogati dalla Provincia alle società di trasporto pubblico per l’acquisto di mezzi nuovi.
Trasporto pulito merci

Sviluppare progetti in collaborazione con SITO e CAAT per la distribuzione pulita delle merci in area urbana. Il progetto dovrà tendere all’ottimizzazione dei percorsi e all’utilizzo di veicoli a basso impatto. Progressivo incremento del traffico merci su rotaia

Sistema informativo sulla mobilità

Da alcuni anni l’amministrazione si è dotata di un modello di simulazione del traffico veicolare sul territorio della provincia di Torino. A tale modello è possibile affiancare un modulo ambientale in grado di stimare le emissioni prodotte dal traffico e effettuare simulazione di scenari. La catena modellistica, unitamente alla banca dati sulla mobilità, andrebbe a costituire un elemento strategico per le scelte di pianificazione territoriale e trasportistica.
Mobilità sostenibile – SINTESI

Il progetto mobilità sostenibile racchiude al suo interno svariate attività tutte riconducibili agli stessi obiettivi:

- Riduzione dell’uso dei mezzi privati

- Riduzione della congestione veicolare

- Miglioramento della qualità dell’aria

- Riduzione dell’uso di combustibili, occupazione del territorio, incidentalità ecc..

PROGETTI:

Mobilityamoci – iniziativa a favore dell’uso del trasporto pubblico attraverso il sostegno da parte dell’Ente all’acquisto degli abbonamenti utilizzati per gli spostamenti casa – lavoro. Vista la forte adesione ricevuta e l’esito positivo registrato nelle due edizioni 2007 e 2008, l’iniziativa è stata riproposta anche per il 2009 con il contributo del 53% ed ha l’obiettivo di mantenere il tasso d’incremento del 10% dell’uso del TPL come nelle edizioni precedenti.

- Organizzazione del convegno “Percorsi europei per la mobilità sostenibile” svoltosi nelle giornate 25 e 26 febbraio del 2009 in cui sono stati coinvolti diversi relatori stranieri sulle tematiche della mobilità.

- E’ stata conclusa la stesura dei Piani Spostamento Casa-Lavoro (PSCL) delle principali aziende ospedaliere presenti sul territorio metropolitano.

- Sono stati censiti i PSCL aziendali esistenti e sono stati individuati i mobility manager operativi sul territorio, ed è stata sviluppata una rete di coordinamento per l’implementazione delle azioni di mobilità.

- Sostegno alle aziende del territorio che si occupano di mobilità.

- Coordinamento dei comuni nella pianificazione e progettazione delle Zone a Traffico Limitato (ZTL), attraverso il rilascio dell’attestazione di coerenza alle direttive regionali in materia, attestato utile all’ottenimento dei finanziamenti regionali. E’ stata rilasciata l’attestazione di coerenza ai comuni di Carmagnola e Collegno, mentre e in itinere l’attività con gli altri Comuni.

 

promuovere l’uso di tecnologie a bassa emissione al fine di ridurre il fattore emissivo dei chilometri percorsi.
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