Se è vera è davvero ben congeniata. Secondo AgoraVox alla base del recente dietrofront italiano sul nucleare, esisterebbe un accordo tra Parigi e Roma secondo il quale la mancata costruzione delle centrali nucleari promesse ad Areva sarebbe compensata dall’affidamento di una buona fetta di gestione dell’acqua pubblica alla sempre francese Veolia. Effettivamente l’annullamento del precedente agrement nucleare con Parigi, sembrava essere troppo semplice data l’estrema debolezza del governo italiano sullo scenario europea e nei confronti della Francia. Un colpo ben assestato che permeterebbe da una parte di disinnescare argomenti elettorali antigovernativi, di mettere le mani sul legittimo impedimento – attraverso il non raggiungimento del quorum referendario – e la fetta da spartire anche per i privati italiani sul mercato dell’acqua.
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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Mercoledì 30 marzo, dalle 13 ora italiana, il fondatore di WikiLeaks Julian Assange risponderà in diretta per circa un’ora alle domande che vorranno porgli i lettori dell’Espresso on line ( per seguire qui)
E’ un’iniziativa nata dopo che da diverse settimane l’Espresso e WikiLeaks hanno iniziato una collaborazione per la diffusione dei cablo sull’Italia in un apposito database e che quindi è stata concordata anche per permettere a tutti di confrontarsi sulle molte rivelazioni riguardanti il nostro Paese. Ma ovviamente le domande possono riguardare anche il resto del lavoro di Wikileaks e del suo fondatore, che come noto si trova al momento agli arresti domiciliari a Norfolk, nell’Inghilterra orientale.
Ulrich Beck l’ha chiamata “società del rischio” e credo avesse ragione. Perché i rischi cambiano la loro natura: non derivano più dall’esterno, dal non-umano, dalla fatalità naturale, ma dipendono da decisioni. Sono il riflesso di azioni ed omissioni dell’uomo stesso, la conseguenza di forze produttive fortemente sviluppate. La produzione delle condizioni di vita della società nella sua interezza diventa quindi un problema ed oggetto di ripensamento. Paradossalmente sembra che la fonte del pericolo non sia più l’ignoranza ma la stessa conoscenza, non un dominio carente sulla natura – ciò che si sottrae alla capacità dell’uomo – ma il sistema di norme e di vincoli stabilito con la crescita industriale. Cosa vuol dire ciò? Vuol dire che la società in questo sviluppo ha seguito un percorso “suddiviso”, dove il sistema politico-amministrativo e quello tecnico-economico si sono sviluppati su due linee diverse. (altro…)