Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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La lotta contro i deficit pubblici obbliga gli stati europei a tagliare gli investimenti, soprattutto quelli nelle infrastrutture. Il rischio è che le conseguenze della crisi si estendano sullo sviluppo di lungo periodo. Di Isabelle Rey-Lefébvre su Le Monde.
Comunicato stampa
Red tv non chiude ma continua a resistere nonostante dal 1 gennaio di quest’anno sia priva dei contributi per l’editoria per decisione del governo Berlusconi. Dal 2 agosto i nostri programmi andranno in onda sul canale 813 di Sky, grazie alla solidarietà offertaci da Youdem , la tv satellitare del Partito Democratico. Tutto questo per continuare a rientrare nei parametri del contributo qualora il Parlamento, anche nella prossima finanziaria, riuscisse a modificare la decisione che ci ha condannati. I sette giornalisti sono in contratto di solidarietà fino al 30 agosto e stiamo lavorando con l’Associazione Stampa romana per estendere anche a loro dal 1 settembre la cassa integrazione in deroga della Regione Lazio già attiva per iil personale amministrativo. Il direttore Francesco Cundari, con grande senso di responsabilità e altruismo ha deciso di rassegnare le sue dimissioni quale dipendente della società ma manterrà, senza oneri per l’azienda, la direzione responsabile della testata fino al 31 dicembre prossimo. Altre notizie sono prive di fondamento e diffuse per scopi prettamente personali e mettono a rischio la difficile lotta che stiamo conducendo per non far spegnere una esperienza innovativa e originale del panorama dell’informazione.
Luciano Consoli
Presidente Nessuno tv spa
Ne sentiremo di tutti i colori su questa storia di Fini e Berlusconi. Il quadro che ci appare, però, sembra più essere quello della fine del bipolarismo così come l’abbiamo conosciuto. Non è escluso che questa implosione dalle parti della destra non abbia similitudini anche a sinistra, anche se sotterranee e apparentemente meno clamorose dato il ruolo di opposizione. Basterebbe solamente richiamare le recenti fibrillazioni avvenute nel panorama europeo degli eletti italiani, dove sembrano riaffacciarsi gli spettri di DS e Margherita che, comunque, tengono in piedi le rispettive “aziende” economiche a cui affluiscono diversi finanziamenti e costituiscono ancora delle cassaforti certamente non vuote. Il dato rimane lo stesso: la fine del bipolarismo con una stagione di nuove formazioni intermedie in grado di unirsi o dividersi formando nuove aree politiche con capacità numerica diversa rispetto al quadro attuale ed in grado di sperimentare governi diversi a livello nazionale ma soprattutto locale. Dal mio punto di osservazione, spero che invece il centrosinistra possa ricompattarsi e trovare quel minimo comun denominatore che da solo finora non ha trovato – e forse cercato con la dovuta forza.
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dai legali del Presidente Cota per bloccare il dispositivo del TAR del Piemonte che ha dato il via libera al riconteggio delle schede delle liste sospettate di non possedere i requisiti di legge alle ultime elezioni regionali del Piemonte. Soddisfatti i legali di Mercedes Bresso. Anche in questo passaggio Cota non riesce a dimostrare il fatto che non ci siano state irregolarità nel voto piemontese dopo essersi apparentato con liste riconosciute quantomeno non idonee. Chiara la soddisfazione dell’ex Presidente Mercedes Bresso che in solitaria ha tenuto duro sulle proprie ragioni all’indomani del voto, anche dopo le critiche provenienti anche da qualche esponente del Partito Democratico che, in queste ore, stanno preparandosi ad una opportuna marcia indietro. ”Anche il Consiglio di Stato ha respinto la modalita’ pretestuosa e strumentale di Cota nella vicenda sui ricorsi elettorali. Nessun complotto e dietrologia possibili – aggiunge – ma solo grande spregiudicatezza nel procedimento elettorale durante le ultime elezioni in Piemonte. Mi auguro che si mettano tranquilli e attendano prima le motivazioni del Tar e poi il riconteggio delle schede annullando le due liste illegittime. A questo punto – conclude – dopo la mobilitazione di ministri, dello stesso premier Berlusconi e agitato le fiaccole, spero che rientrino in una visione compiuta della democrazia”.
Qualcosa di interessante nel panorama politico. E’ “Verso Nord” di Massimo Cacciari presentato qualche giorno fa in Veneto con lo scopo di inserirsi tra la Lega e la disgregazione del bipolarismo Pd-Pdl. L’iniziativa, che per ora sembra coinvolgere soprattutto il lombardo-veneto, sembra trovare alimento da un orizzonte liberal-democratico che guarda al centro dello schieramento ma con un Dna di stampo riformatore. Radicato al nord certamente con particolare attenzione al segmento giovane e attivo della popolazione guardando verso l’Europa. Sicuramente da seguire con attenzione. Qui il Manifesto e il sito
Il governo è stato mandato sotto oggi due volte nella votazione sulle missioni militari. Sfaldamento della maggioranza? Dai numeri dei presenti sembrerebbe più una maggiore presenza dell’opposizione (in questo caso presente al 90%) quando sui banchi della maggioranza mancavano in diversi, vuoi per “missione” vuoi, forse, per il caldo. La semplice morale è che quando la gente rimane al proprio posto di lavoro nei giusti orari a volte si possono fare miracoli…