Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

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Lavori Verdi per Torino: sicuri, sostenibili, non delocalizzabili

Contro la crisi ognuno deve fare la propria parte. Noi continuiamo ad affermare che la politica ambientale offre un’opportunità strategica contro l’attuale quadro economico. Il problema vero è che le proposte “verdi” stentano non solo a decollare, ma sembrano sistematicamente ignorate sia dal mondo politico che da quello economico. A parte qualche vaga dichiarazione, nessuno sembra voler utilizzare la politica ambientale per superare l’evidente impasse economico. Eppure i dati parlano chiaro. Ad esempio il rapporto UNEP (Green jobs. Toward decent work in a sustanaible low- carbon world) documenta un deciso aumento dei posti di lavoro in attività produttive inerenti la diminuzione degli impatti ambientali. (altro…)

Stati Uniti: pulire l’aria per combattere l’asma

Negli Stati Uniti non si occupano solo di Bin Laden. Ad esempio si sono messi in testa di tentare di ridurre i ricoveri per le malattie asma-correlate del 50% in 5 anni. Come? Combattendo contro le polluzioni atmosferiche che vengono riconosciute come concausa fondamentale nello scatenamento degli attacchi di questa malattia. In sostanza si riconosce che il controllo dell’inquinamento atmosferico è fondamentale per il controllo dell’asma stessa. (altro…)

European Solar Days dal 1 al 15 maggio

Pulita, efficace, conveniente, rinnovabile, sicura. E’ l’energia solare, di cui gli European Solar Days vogliono ribadire l’importanza di fronte alla doppia sfida dei mutamenti climatici e dell’indipendenza energetica, attraverso una diffusa informazione ai cittadini.

Queste giornate, organizzate in molti paesi europei, sono la più importante campagna per la promozione dell’utilizzo dell’energia solare sotto forma di calore (solare termico) e di elettricità (solare fotovoltaico). In Italia, sono coordinate da Ambiente Italia e da Legambiente, cofinanziate dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe, e si terranno dal 1 al 15 maggio.

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Edgar Morin e la nostra ecologia politica

Il calcolo applicato a tutti gli aspetti della vita umana nasconde quello che non può essere calcolato, cioè la sofferenza, la felicità, la gioia, l’amore, insomma tutto quello che è importante nelle nostre vite e che sembra extra-sociale, strettamente personale. Tutte le soluzioni sono quantitative: crescita economica, crescita del Pil. Quand’è che la politica prenderà in considerazione l’immenso bisogno d’amore della specie umana? Una politica che integrasse l’ecologia nella natura umana affronterebbe i problemi posti dagli effetti negativi – sempre più importanti rispetto agli effetti positivi – degli sviluppi della nostra civiltà (da cui deriva il degrado dei legami di solidarietà). Questo ci farebbe capire che l’instaurazione di nuove solidarietà rappresenta un aspetto fondamentale di una politica di civilizzazione. Così l’ecologia politica potrebbe entrare a far parte di una grande politica rigenerata, e contribuire a rigenerarla.

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Vivere è caro: tra federalismo fiscale e prelievi ecologici

Vivere sta diventando più caro? Certamente sì e la ragione non è l’inflazione. Purtroppo sono proprio gli Enti Locali che non ricevono risorse dallo Stato e sono costretti a tagliare diversi servizi e aumentare il costo di altri per riequilibrare i bilanci. Il cosiddetto “federalismo fiscale” dovrebbe a questo punto fornire lo strumento per tagliare sprechi ed indirizzare la tassazione locale verso imposte “virtuose”, ma non abbiamo ancora sentito nulla sulle intenzioni delle diverse coalizioni per il futuro. (altro…)

Elezioni Torino 2011: competenza e capacità amministrativa

Adeguatezza, capacità e competenza delle amministrazioni responsabili di attuare e coordinare le strategie di risposta ai cambiamenti climatici rappresentano un fattore particolarmente cruciale. Una grande parte dei fallimenti in questo settore sono infatti da attribuire alla mancata definizione delle competenze e all’incapacità di formulare, strutturare, finanziare, gestire e mettere in atto nuove strategie. La funzionalità delle istituzioni in questo ambito riguarda anche la gestione del flusso di informazioni, la raccolta, l’elaborazione e la diffusione delle notizie fondamentali per il processo di decisione, il monitoraggio dello stato di avanzamento degli intervento o il rallentamento nella loro attuazione. La creazione e la dotazione di organizzazioni dedicate sono elementi chiave del successo di qualsiasi politica di abbattimento dei rischi a cui è esposta la popolazione di una città.

Elezioni Torino 2011: Riconversione verde degli edifici

Per capire cosa può muovere la riconversione verde a livello economico, basta pensare che secondo stime recenti almeno 1 proprietario di casa su 2 sta progettando o prendendo in considerazione di eseguire lavori di riqualificazione energetica per la propria casa per cifre che raggiungono i 5000 Euro. E quali sono le ristrutturazioni a ci pensano? Infissi isolanti, serramenti isolanti, coibentazione, montaggio di caldaie a condensazione di ultima generazione, sostituzione di tutta l’illuminazione con lampade a basso consumo, installazione di pannelli solari. Pensate cosa potrebbe succedere a livello di movimento di lavoro se il nostro Comune aiutasse fornendo assistenza attraverso sportelli energia maggiormente qualificati e diffusi che aiutassero tutti i cittadini a capire come fare queste migliorie al meglio, calcolare quale sia il risparmio, diffindere capillarmente queste pratiche su tutto il territorio comunale. E magari invece di dare incentivi “ a pioggia”, regalare ai cittadini che lo richiedono il progetto per mettere in pratica architettonicamente queste migliorie.

Una politica per l’ambiente?

Esiste la tendenza nell’esaminare le politiche, i provvedimenti, le azioni che vengono intraprese in campo ambientale come se si dovesse applicarne una soltanto alla volta. Errore in parte generato dalle analisi che compaiono anche a livello di organi di informazione, oltre alla letteratura specialistica. Mettendo sotto la lente la singola azione ambientale se ne valutano correttamente le conseguenze in base a criteri di rilevanza sociale, equità, efficienza e via discorrendo. Si dimentica però di fare un’analisi globale di tutte le politiche in azione. Come segnalato da studi OCSE (The Political Economy of Environmentally Related Taxes, 2006) l’uso coordinato e complementare di diversi strumenti è diffuso, comprendendo accordi volontari, tasse ambientali, permessi negoziabili, tasse accoppiate a sussidi. Nel formarsi di nuove politiche ambientali la valutazione dei risultati dovrebbe essere ineludibile proprio perché l’insieme degli strumenti può portare ad obiettivi ambientali più ambiziosi senza perdita di efficienza. Un altro aspetto importante, come riportato da Franzini, (Mercato e politiche per l’ambiente, 2007) è legato alla possibilità di raggiungere un numero maggiore di obiettivi. L’esempio che viene riportato è calzante per ciò che attiene i veicoli inquinanti. Si potrebbe decidere, per ciò che attiene questi mezzi, di moderarne la domanda ( con di munizione quindi della produzione) sia di assicurarne la più corretta (almeno dal punto di vista ambientale) modalità di utilizzo. Per ottenere questi risultati potrebbe essere ottimale l’utilizzazione congiunta di tasse (per modificarne la domanda) e norme del tipo “comando-controllo tipo le limitazioni alla circolazione (per condizionarne l’utilizzo). Un ultimo aspetto da considerare è la possibilità che l’uso congiunto di diversi strumenti possa limitare alcuni errori derivanti dalle incomplete informazioni dei regolatori che determinano delle perdite di benessere e di efficienza. Tutto il ragionamento è concorde con una teoria della politica economica (Tinbergen) secondo la quale il conseguimento di più obiettivi richiede un numero almeno corrispondente di strumenti. Ed è comprensibile come, soprattutto rispetto ad uno specifico problema ambientale, si debbano raggiungere nello stesso tempo più obbiettivi.

Chernobyl, 25 anni fa la tragedia

(via PiemontEuropa Ecologia) Sono iniziate nella notte in Ucraina le commemorazioni per il 25esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl che causò migliaia di morti (quattromila secondo le stime dell`Onu). Alle ore 1.23 locali il patriarca della chiesa ortodossa Kirill ha fatto risuonare la campana di Chernobyl che segna per tradizione l`anniversario dell`incidente. Gli ambientalisti di Greenpeace hanno proiettato immagini sul reattore 4 che esplose il 26 aprile 1986. La deflagrazione e l`incendio che ne seguì sono passati alla storia come il più grande incidente nucleare civile di sempre, con un`emissione di radiazioni nell`atmosfera centinaia di volte superiore a quella delle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Le conseguenze del disastro interessarono tutto il continente europeo e persistono ancora oggi (…)

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25 anni dopo Chernobyl