La migliore della giornata è l’ipotesi avanzata da ambienti del Governo (Ionta) di istituire delle carceri galleggianti: piattaforme o navi ormaeggiate in prossimità dei grandi porti italiani con funzioni di carceri. Oltre a ciò sono stati convocati nella sede del Ministero della Giustizia in Via Arenula su questi temi la Presidente di Cinfidustria Emma Marcegaglia e Paolo Buzzetti Presidente dell’ANCE, per discutere il coinvolgimento dei privati nel piano di rinnovamento del sistema carcerario. L’ipotesi è semplice: utilizzo della finanza di progetto, locazione finanziaria e permuta. Ad esempio in quest’ultimo caso si prevede che le vecchie carceri nel centro delle città vengano trasformate in alberghi o in centri commerciali dai privati che, in cambio, costruiscono nuovi penitenziari in periferia. Non stupisce che questa idea fu uno dei cavalli di battaglia dell’ex Ministro Castelli, fautore della costituzione della società Dike Aedifica spa che avrebbe dovuto gestire l’operazione, ma che fu sciolta dal Governo Prodi.