I media in questi giorni riportano alla ribalta la possibile utilizzazione del gas di scisto in alternativa al petrolio come fonte di energia. La proposta non è nuova ma sicuramente più percorribile dato il forte abbassamento dei costi per l’estrazione. Tra le altre cose lo scisto è distribuito in modo abbastanza uniforme e quindi permetterebbe anche di non dipendere, dal punto di vista dell’approvvigionamento solamente da determinati Paesi come avviene oggi per il petrolio. Tra le altre cose in alcuni di questi articoli per far comprendere il potere energetico del gas di scisto ripetto al petrolio, viene riportata un’unità di misura conosciuta perlopiù dagli specialisti: il British Termal Unit. Ma cos’è il BTU? In sostanza è un’untà di misura dell’energia che viene utilizzata più correntemente negli USA e in Gran Bretagna soprattutto per misurare i sistemi di riscaldamento. Per definizione il BTU è data dalla quantità di calore necessaria a far alzare di un grado (da 60 a 61 Fahranheit) 454 grammi d’acqua. Oltre al potere calorifico, il BTU viene adoperato anche per le misurazioni del potere refrigerante.
Esiste comunque una corrispondente unità di misura del Sistema Internazionale (SI) che è il Joule e come scala di conversione un BTU è approssimativamente pari a:
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