Qualcuno ricorderà una precedente proposta attraverso la quale la tassazione sul proprio mezzo di trasporto privato, diventava proporzionale all’uso. Uno dei meccanismi possibili era la tassazione selettiva sui carburanti da riversare sulle assicurazioni. Il concetto è legato al principio del pagamento a seconda dell’uso e trova una sempre maggiore fattibilità grazie alle nuove tecnologie. L’Olanda raccoglie questa filosofia predisponendo il “bollo auto a consumo” e trova il plauso dell’Unione Europea. Il tutto potrebbe partire dal 2011-2012. L’idea è semplice: sulla base delle informazioni di un computer di bordo dell’auto che calcola l’effettiva percorrenza dei veicoli privati, l’autorità preposta alla riscossione modula il pagamento della tassa. Tecnologicamente gli strumenti sono già tutti a disposizione e la stessa integrazione con i registri automobilistici è semplice. Per il Benelux e la Germania, nel settore dei trasporti su gomma, esisterebbe già una proposta di utilizzare queste tecnologie per misurare il tempo di percorrenza e distanze per calibrare la tassa di circolazione proporzionalmente all’uso effettivo. Il problema è rappresentato dai risvolti sulla privacy degli utenti. Tuttavia, la possibilità di un incentivo per la riduzione del bollo, anche associabile ad uno sull’assicurazione (ricalcolabile sulla proporzione del rischio a seconda dell’uso), potrebbe convincere molti automobilisti a superare le obiezioni. Dicevamo del favore dell’Unione Europea. A giugno Bruxelles discuterà una proposta di direttiva in cui la riduzione della tassa di circolazione per chi circola meno, ancorando il tutto alle politiche ambientali che vogliono incentivare il minor uso possibile dei mezzi di trasporto provati più inquinanti.
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