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Analisi e proposte lucide della Banca mondiale rivolte al G-8 di Hokkaido per la riduzione dei sussidi alla produzione di biocarburanti derivati dal mais e dagli altri cerali e olii vegetali. Il Presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, sferza Europa e Stati Uniti ad abbandonare per la produzione di carburanti mais e cereali – colpevoli di aver provocato per questa via l’aumento dei prezzi provocando la povertà di circa 100 milioni di persone – e ad investire nello sviluppo di carburanti di seconda generazione derivati dalla cellulosa. Zoellick ricorda come la spirale innescatasi di inflazione alimentare ed energetica, produrrà uno shock negativo su 41 Paesi, misurabile  fra il 3 ed il 10% del PIL, oltre all’impatto politico che sta provocando sui Paesi più svantaggiati con robuste reazioni sociali di imprevedibile esito. È necessario uscire dalla spirale di scelta tra cibo e carburanti ed è necessario tagliare i dazi sull’etanolo importato in USA ed Europa, sviluppando invece la produzione più efficiente dalla canna da zucchero, che non compete direttamente con la produzione alimentare e favoriscono le opportunità per i Paesi più poveri. Viene inoltre richiamato un precedente studio della stessa Banca Mondiale che riportavano un contributo significativo all’aumento dei prezzi alimentari, effetto che però va interamente attribuito al biocarburante derivato dal mais e cerali, mentre sarebbe neutro l’effetto sui prezzi dell’etanolo derivato dalla canna da zucchero, che ha anche un significativo minore impatto ambientale.