Dal blog di Jacques Attali.
Dopo la “guerra”, il “dopo guerra” e la “guerra fredda, gli ottimisti ci hanno spiegato che siamo entrati in un periodo che può essere definito come la “fine della storia”, la “pace perpetua” di cui parlava Kant. I pessimisti pensano al contrario che è iniziato un periodo di caos, dove il terrorismo e la mancanza di diritto spazzeranno via le nazioni. in realtà, questa nuova fase della storia del mondo dovrà senza dubbio essere conosciuta attraverso il nome della “guerra pacifica”, e vedrà opporsi essenzialmente gli Stati Uniti e la Cina.
Questi due Paesi sono ormai le due maggiori potenze economiche del mondo, davanti al Giappone e alla Germania. Esse sono incredibilmente interdipendenti: gli americani hanno potuto finanziare la loro crescita attraverso il risparmio cinese, permettendo ai più poveri tra essi, artificialmente arricchiti attraverso al sopravvalutazione aritificiale delle loro abitazioni, di acquistare prodotti cinesi; dando a loro volta alla Cina mezzi per impegnare un enorme risparmio. Le loro elite si compenetrano: nel momento in cui i cinesi vanno in massa a studiare nelle università americane, il Presidente Obama annuncia la sua intenzione di inviare nei prossimi quattro anni almeno 100.000 giovani americani a studiare in Cina.
Questi due Paesi sono anche, sempre di più, rivali in innumerevoli campi; e li si vedrà affrontare su tutti i terreni: pertrolio, materie prime, ecologia, controllo dei mari, influenza in Africa, Asia Centrale, Russia e le stesse India e Europa. Il mese prossimo, si scoprirà per esempio che la Cina produce e commercializza aerei civili in concorrenza a Boeing e Airbus. tutta la geopolitica sta cambiando. Nel Pacifico, (dove gli Usa credono, dopo la sparizione dell’ Urss, essere divenuti i soli padroni) le due superpotenze inizieranno a misurarsi militarmente: La Cina dispone ormai di armi balistiche sufficientemente precise per distruggere naviglio navigante fino a 1500 Km dalle proprie coste, scacciando da quelle zone le cinque portaerei americane che qui regnano. Domani, si misureranno militarmente anche in Asia del Sud e Centrale. E’ possibile anche in Siberia.
La crisi economica attuale segna l’inizio di questo conflitto: la Cina si preoccupa di vedere il proprio risparmio sciogliersi con l’indebitamento statale americano che, a sua volta, denuncia la sopravvalutazione della moneta cinese. Gli Stati Uniti, che pensano di essere diventati la sola superpotenza e vedono la Cina rafforzarsi nel tempo e insegnare loro ciò che dovrebbero fare per non andare stabilmente in declino.
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