Non sono stati i primi a pensarlo, ma la domanda apparsa sullo “Spiffero” se la sono fatta in molti: perchè non abolire l’Aress? Mentre si chiudono i punti nascita, si “accorpano” – con relativo taglio dei letti – i reparti ospedalieri, si pratica l’eutanasia di primariati e strutture semplici, si mandano a casa gli infermieri precari, si tolgono le convenzioni con i medici precari del pronto soccorso e via discorrendo, si lascia brillare di luce sfavillante l’Aress. Semplicemente inutile in passato, oggi appare quantomeno fuori posto soprattutto per i soldi che vengono investiti e cioè 5 milioni di Euro all’anno e per il fatto che il lavoro che svolge – mai ben chiarito a dire il vero – può comunque essere egregiamente svolto dagli uffici della Regione Piemonte. Un po’ come se fossero le Province della sanità. Ed allora perchè, con un atto di coraggio i consiglieri della Regione Piemonte di ogni ordine e grado non ne studiano l’abolizione? Anche questi sono infatti costi della politica!
Dorino Piras
La Salute, l'Ambiente, il Lavoro
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