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Se si cerca una prova dell’accelerazione della Storia, la crisi finanziaria attuale ne costituisce una eccellente dimostrazione: solamente qualche settimana dopo che gli esperti, anche i più cauti, hanno riconosciuto che i meccanismi di questa crisi riinviano a quelli del 1929, viene messo in atto un massiccio piano.
Come nel 1929, il sistema finanziario ha consentito alle istituzioni finanziarie di chiedere prestiti sui valori speculativi, per comprare la più grande quantità di tali azioni e far balenare l’idea di illusori rendimenti ai risparmiatori. Sotto mille ed una forma, con rischi crescenti, per assicurare dei rendimenti impossibili e dei bonus al rialzo. Naturalmente, al momento, i valori sono diventati così assurdi che i mercati di questi prodotti, essi stessi virtuali, sono crollati.
Durante la grande crisi, è stato necessario attendere il 1933 affinchè il Presidente Roosevelt metta in azione un piano di sostego all’economia, di una grandezza proporzionale  simile a quella che viene posta in azione oggi. Diverse cose, d’altronde, ricordano il 1933: una nuova regolamentazione bancaria, una forte iniezione budgettaria,, alcune nazionalizzazioni, delle tensioni militari e geopolitiche, dei grandi progressi tecnici. Ma anche la straordinaria connivenza tra Washington e Wall Street dove la banche hanno, una volta di più, scritto le decisioni che hanno riportato le conseguenze della loro cupidigia sui contribuenti.
Si avrà torto nello sperare che un tale piano sarà sufficiente, perché il mondo d’oggi non è più quello del 1933. Da un lato, i bisogni in capitali per colmare le perdite sono molto superiori agli importi che saranno d’aiuto ad un deficit americano già abissale.

D’altra parte l’economia è già oggi planetaria, se non si mette in campo una regolamentazione che interdica questi modi di procedere a scala mondiale, i fondi esotici commercializzanti dei prodotti tossici continueranno a far credere a rendimenti impossibili a rispamiatori poco informati.

Bisognerà fare di tutto per non vivere più l’equivalente del periodo 1933-1945, cioè per non passare più per le armi e per il sangue ed arrivare più velocemente alla messa in opera delle istituzioni di regolazioneeuropee e planetarie necessarie. Queste si imporranno, in tutti i modi, e la Francia sarà grande nel proporle.
Jacques Attali
originale in francese