Si direbbe che la Germania vada verso la frammentazione politica con una maggioranza ancora favorevole per i democristiani della CDU.
Questo il quadro che emerge dall’ultima rilevazione effettuata dall’Istituto “Forsa” sulle intenzioni di voto e pubblicata su Stern.
I dati parlano chiaro: i socialdemocratici dell’SPD sono in una forbice di consenso compresa tra il 20 ed il 25%; i democristiani della CDU sono al 36-38% con un balzo in avanti della sinistra della Linke intorno al 15%.
Verdi ed FDP sono accreditati a circa il 10%. Le cose si complicano per l’SPD misurando i consensi dei candidati premier – ricordando che tra circa 15 mesi
la Germania va alle urne -: 55% per il premier in carica Merkel contro il 16% del leader SPD Kurt Beck.

Poco premiante anche l’indirizzo politico scelto dalla socialdemocrazia tedesca che arretra quando strizza l’occhio ai liberali mentre, secondo Der Spiegel, i giovani dell’SPD chiedono maggiori contatti con la sinistra radicale.
Gli osservatori tedeschi profetizzano un certo cannibalismo a sinistra dove Linke e SPD si contenderanno lo stesso bacino elettorale.
Al momento attuale però il trascinamento sembra comunque a favore della Linke di Oskar “il rosso” Lafontaine.

Sull’altro versante la frammentazione renderebbe difficile una coalizione CDU-Liberali, partner tradizionali che non raggiungerebbero numeri validi per governare.