Walter Veltroni attacca la Lega nord e lancia un segnale per frenare l’ipotesi di alleanze avanzata ieri dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino (qui precedente post).
Ma la situazione rimane fluida all’interno del PD.
Gli esponenti del nord sembrano confermare una certa predisposizione all’apertura come si intuisce dalle parole di Giorgio Tonini, membro del coordinamento PD, che afferma: “se la Lega si caratterizza come forza autonomista – non secessionista – si può discutere di alleanze locali. Guardiamo la Spagna di Zapatero: governa con forze basche e della Catalogna”.
Spero che qualcuno spieghi a Tonini, probabilmente poco attrezzato a leggere le dinamiche spagnole, le differenze con la situazione italiana.
Ma rimane indubbio che il Partito Democratico sembra scosso al nord da una vertigine governista e localistica che sogna alleanze con chiunque possa assicurare una rendita vincente.
Anche a costo di riconoscere un’entità geografica come la Padania riscrivendo, dopo i libri di storia, anche quelli di geografia.