Roma – “Pur scontando ritardi ed omissioni applicative, la legge 194, a distanza di 30 anni, dimostra tutta la solidita’ e la modernita’ del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale”.
E’ questa l’opinione di Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ribadita nel corso del Consiglio nazionale della federazione, in corso a Roma.
Per Fnomceo, occorre supportare la legge 194, “incrementando l’educazione alla procreazione responsabile, il supporto economico e sociale alla maternita’ soprattutto in quelle aree dove il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza resta alta, quali ad esempio adolescenti ed immigrate”.
Per quanto riguarda l’aborto farmacologico, relativo all’uso del farmaco RU486 associato alle prostaglandine, la Federazione riafferma la necessita’ di dare piena e compiuta attuazione alla legge, compreso l’art. 15, laddove raccomanda “l’uso delle tecniche piu’ moderne, piu’ rispettose dell’integrita’ psicofisica della donna e meno rischiose per l’interruzione di gravidanza”.
“Sulle delicate questioni che animano il dibattito bioetico – spiega Fnomceo – il nostro Codice Deontologico oltre ad essere una guida per i medici, e’ una sicura garanzia per il cittadino”.
Se puo’ essere riassunto in uno slogan il documento ampio e articolato, che e’ uscito oggi a Roma, dal Jolly Hotel, dove e’ ancora in corso un dibattito del Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, questo potrebbe esserlo.
Durante il loro Consiglio Nazionale, i rappresentanti dei camici bianchi di 103 Ordini provinciali hanno parlato di tutti i temi etici che tanto coinvolgono in questo momento la societa’ ed il confronto politico: Aborto, RU486, Pillola del giorno dopo, Procreazione medicalmente assistita, Rianimazione di prematuri con eta’ gestazionale molto bassa (22-25 settimane).
Una ad una sono state analizzate le tematiche connesse alla contraccezione, alla procreazione e alla interruzione di gravidanza, lanciando un monito ad abbassare i toni ed evitare qualsivoglia strumentalizzazione.
“Si ritiene che questioni cosi’ delicate – si legge infatti nel Documento di Fnomceo – che si riferiscono a quanto di piu’ intimo e personale coinvolga la donna, la coppia e la societa’ meritino grande rispetto ed un confronto sociale e politico meno strumentale, meno ideologico, piu’ attento al grande bagaglio di sofferenze che sempre accompagna questi tormentati cammini che ricadono sulle donne, spesso lasciate sole in queste drammatiche circostanze”.
E la Fnomceo ribadisce di voler essere garante di questa tutela. “L’autonomia e la responsabilita’ della nostra professione – e’ infatti scritto nel testo del Documento – si pongono come garanti di un’alleanza terapeutica fondata sul rispetto dei reciproci valori, diritti e doveri”.