Ci sarà sicuramente da discutere sull’autorizzazione rilasciata dal garante della Privacy al Policlinico Umberto I di Roma. L’ente ospedaliero ha infatti  ricevuto il via libera per il trattamento dei dati biometrici dei dipendenti allo scopo di rendere più sicuri gli ambienti sanitari nelle aree a più intenso rischio clinico e dove risiedono dati d natura particolarmente delicata. Il sistema messo a punto si basa sul confronto delle impronte digitali rilevate dalle apparecchiature e quelle contenute in una smart-card (che ci sarà poi da ridere…) in possesso del dipendente. Il Garante ha comunque prescritto di individuare in maniera precisa le aree da sottoporre al controllo e la conservazione per sei mesi dei dati di accesso alle applicazioni aziendali e di dieci giorni di quelli relativi agli orari di ingresso delle aree riservate.