Pare che il nuovo Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, voglia costruire un proprio movimento. L’obiettivo principale sarebbe quallo di contrastare la discesa in campo dei miliardari come Montezemolo e Profumo, oltre a costruire un’alternativa a Silvio Berlusconi. Lo sforzo sarebbe comunque indirizzato a raccogliere gli “indignados” italiani e tutti coloro che vogliono far politica al di fuori dei partiti, rimanendo nel campo del centrosinistra. Ma non si tratterà di un nuovo partito e l’attenzione è focalizzata anche al movimento Uniti contro la crisi. Nel Manifesto la priorità dovrebbe essere il lavoro e il Sindaco si è detto pronto a scendere in piazza a fine ottobre accanto ai lavoratori, ai sindacati e ai rappresentanti delle aziende per una grande manifestazione contro un Governo che sta affossando le realtà indusriali che funzionano come Alenia, Irisbus, Finmeccanica (fonte AGI / Gionalettismo.com). Quindi nessun problema con l’Italia dei Valori di Antonio di Pietro o con il Partito Democratico che ne hanno nei fatti costruito l’ascesa o con la risoluzione dei problemi di un grande capitale del sud come Napoli a cui verrà messa una pezza con l’ascensione di Roberto Vecchioni nei ranghi della Giunta partenopea. Nel nostro piccolo, come Piemonte al Centro e sostenitori di Italia Futura, ci rendiamo con piacere disponibili a competere su ogni terrreno con Luigi De Magistris, con le sue nuove parole d’ordine ed il suo nuovo modo di concepire i movimenti e la complessità sociale del nostro Paese. Con un piccolo suggerimento: quello di approfondire meglio l’esperienza che si sta costruendo intorno a Italia Futura e di calibrare meglio i propri messaggi che per contenuti e modalità di azione mi sembra siano maggiormente indirizzati ed in competizione con il suo mallevadore Antonio di Pietro e con il Partito Democratico, ancora una volta resosi incapace di leggere e parlare a questi nuovi tentativi politici che, in fondo, nascono dentro di esso.