La prima intervista ad Assange, il fondatore di Wikileaks, segnalata da Mantellini e pubblicata da AgoraVox con un passaggio, a mio modo di vedere, un po’ inquietante sulla qualità della nostra informazione.

Perché non hai mai dato i cables a giornali italiani?

“L’abbiamo fatto. Li abbiamo dati a un grande giornale, ma hanno deciso di non pubblicarli e di lavorarci su attraverso degli articoli”.

A quale giornale li hai dati?

“Erano due. I due più grandi (non ci rivela i nomi, ndr). In precedenza avevamo anche lavorato con uno dei due, ma alla fine non ne hanno fatto nulla. E’ successa la stessa cosa in Giappone, abbiamo dato i cables anche a un loro quotidiano nazionale, il più importante, pensa che hanno 2200 giornalisti, senza contare le altre figure, solo di reporter, praticamente lo stesso numero della Reuters. Hanno rifiutato anche loro e lavorano in una maniera molto metodica, potremmo dire “alla giapponese” (sorride, ndr).