Dorino Piras

La Salute, l'Ambiente, il Lavoro

La desolazione, l’isolamento sociale e la salute fisica. Sarantis Thanopulos

la-societa-psicoanalitica-italiana-5 (…) “È forte nel nostro tempo l’idea che ciò che conta è la vita biologica. Che è la biologia, e non le nostre relazioni, a determinare i nostri desideri, i nostri sentimenti e i nostri pensieri. Nessuno dato scientifico ha mai confermato questa pretesa che ha portato a una diffusa medicalizzazione non solo della cura psichica ma anche del nostro modo di vivere (drogandolo in tanti modi). L’evidenza scientifica che l’ erosione delle nostre relazioni e del nostro spazio affettivo danneggia gravemente il nostro organismo (cosa, peraltro, del tutto prevedibile se si tiene conto di ciò che è veramente un essere umano con la sua cultura e la sua storia), crea disorientamento, incrina la sicurezza di una vita scolpita nel granito della determinazione genetica.” (…)

Continua  a leggere  sul sito della Società Psicoanalitica Italiana

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La relazione dell’ANAC sui medici gettonisti

ANACPer quanto riguarda le procedure di scelta del contraente, anche nel 2024 si conferma la procedura negoziata senza previa pubblicazione per l’approvvigionamento degli infermieri a gettone. Del tutto marginale è invece il ricorso alla procedura aperta. Per i “medici a gettone” la procedura negoziata per affidamenti sottosoglia comunitaria e affidamento diretto costituisce la modalità prevalente di scelta.

“Come Anac siamo intervenuti, fra i primi, anche di fronte al Parlamento e al governo, a segnalare il fenomeno dei cosiddetti medici a gettone, la crescente esternalizzazione del personale sanitario, caratterizzata da contratti particolarmente onerosi per le amministrazioni, in cambio di servizi non adeguati, spesso con rischi per la salute dei pazienti”, afferma il Presidente di Anac, Giuseppe Busia. “Si tratta di un progressivo impoverimento degli organici, perché medici ed infermieri in più casi preferivano lasciare il proprio impiego, attratti dalle più elevate remunerazioni riconosciute per le prestazioni di carattere interinale. Tutto questo, dando vita ad un circolo vizioso, a causa di una irragionevole concorrenza fra le diverse Asl, come emerge dalla nostra indagine conoscitiva. Ospedali e Asl pubbliche dispongono di eccellenti risorse professionali che, tuttavia, in molti casi non sono adeguatamente valorizzate e, anzi, sono spesso spinte verso altri approdi, privando le amministrazioni del loro patrimonio più prezioso”

Qui scaricabile  la relazione dell’ANAC

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Le classi sociali in Italia oggi. Pier Giorgio Ardeni

ardeni“Il vizio di fondo – ed è questo il messaggio che vorremmo emergesse – è che si è voluto prescindere dall’idea che molte disuguaglianze sono, ancora, dovute alla classe. A ciò si obietta che non ha più senso parlare di classe. È forse vero? Cos’è la classe oggi? Se c’è una differenza che ha ancora un senso è quella più antica di tutte, tra chi è pagato per il lavoro, la prestazione d’opera che svolge, e chi paga. Chi paga esercita un dominio, ha un potere. Chi è pagato può solo negoziare, ma è un “prendere o lasciare”. Chi paga il lavoro svolto da altri ottiene poi un profitto, che è ciò che resta del ricavo una volta pagati i costi. Questa semplice differenza tra chi è pagato e chi paga è ancora all’origine della fondamentale differenza sociale tra le persone, che le accomuna nella loro condizione. Poi, certo, vi sono altre differenze, altre distinzioni, tra lavoro manuale e non manuale, tra lavoro esecutivo e direttivo, tra lavoro specialistico e non. Ma quella fondamentale distinzione è ancora quella che divide le persone in almeno due gruppi, le classi, che condividono una condizione. Chi paga organizza le attività, possiede un capitale con il quale mettere in atto quelle attività. Chi viene pagato, al più, ha la propria forza lavoro (è “manodopera”) o il proprio “capitale umano” (competenze, abilità). Il principale portato ideologico del neoliberismo, contro l’idea delle classi, è proprio questo: che sul mercato siamo tutti “capitalisti”; chi lavora ha un capitale “umano” che vende al miglior prezzo a chi lo pagherà per lavorare. Ognuno è “imprenditore di se stesso”, negozia individualmente le migliori condizioni e tanto più si sa vendere tanto meglio. La individualizzazione del rapporto di lavoro porta così all’abolizione delle organizzazioni di categoria, indebolendo, ovviamente, la posizione dei lavoratori. Ma è rimasta la distinzione – e la divisione – tra chi paga e chi viene pagato per ciò che fa, ed è questa che rende il concetto di classe ancora pregnante. Perché è una condizione collettiva.”

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Medici gettonisti in Piemonte: un pranzo gratis?

sanitàIl Piemonte di Cirio è la Regione in Italia che ha speso di più per le prestazioni di medici – e infermieri -“gettonisti”: oltre 115 milioni di euro. Cifre che vanno oltre quelle di Regioni come la Lombardia (104 milioni di euro), bastione della sanità privata e molto più popolosa della nostra. E ad accorgersene c’è voluta l’ANAC, l’autorità anti corruzione che ha messo la lente d’ingrandimento sul fenomeno rilevandone la criticità dato che il fenomeno appare in costante crescita: 51 milioni di euro nel 2021, 76 nel 2022 e 100 tondi nel ’23. E la prima domanda che viene da farsi è: come mai altre regioni con la stessa crisi di personale hanno risposto meglio rispetto alla nostra spendendo di meno? Forse che in tempi non sospetti hanno coperto le piante organiche in maniera più efficiente?

Questo pranzo non è stato quindi gratis in quanto si tratta di risorse del tipo “una tantum” che non daranno nessun tipo di vantaggio nel lungo periodo, dato che saranno professionisti che interromperanno la loro attività finito il pagamento della prestazione.

Senza entrare sulle conseguenze “sul campo” di tali scelte che vanno dalla mancata garanzia di continuità assistenziale al diverso riconoscimento anche economico rispetto a chi, restando fedele al sistema pubblico, macina turni massacranti rinunciando a ferie e al tempo di vita ( ben sapendo che i medici non percepiscono nessun guadagno se fanno straordinario).

Non viene il dubbio che queste risorse potevano essere spese in maniera efficace ed efficiente, soprattutto tenendo conto che siamo tutti noi a pagarle?

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15 principi per una riforma del Sistema Sanitario Nazionale

 

ssn

Il 29 gennaio 2025, nella sede del CNEL, a Roma, è stato presentato un documento sottoscritto da oltre 40 studiosi dei maggiori istituti di ricerca e atenei italiani ed esperti del settore sanitario. Il documento analizza criticità, cause e possibili soluzioni per una riforma del Servizio Sanitario Nazionale. Gli autori auspicano che possa essere condiviso come una carta valoriale per favorire il dibattito e l’ingaggio pubblico, ma anche per costruire una piattaforma stabile atta a favorire un processo di discussione collettivo e un cambiamento duraturo. Senza dubbio rappresenta un’ottima base di discussione politica su cui costruire una proposta possibile di riforma del Sistema Sanitario Nazionale pubblico.

Obiettivi del documento

Proporre elementi essenziali per una riforma del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), incentrata sul livello d’azione nazionale, che ne preservi i principi di universalità, equità, solidarietà e sostenibilità.

  • Il documento non si pone l’obiettivo di generare soluzioni “pronte all’uso”, ma intende stimolare una revisione delle basi istituzionali, economiche e giuridiche che regolano il SSN, creando le condizioni di un ammodernamento del sistema sanitario capace di reggere le sfide del futuro.
  • Offrire un documento che possa fungere da base per la discussione scientifica e culturale, presentandolo a rappresentanti di istituzioni e della società scientifiche per diffondere queste idee di riforma del SSN.
  • Il documento potrà essere condiviso come una carta valoriale per favorire il dibattito e l’ingaggio pubblico, ma anche per costruire una piattaforma stabile atta a favorire un processo di discussione collettivo profondo per l’avvio di un cambiamento radicale e duraturo.

Qui il link per scaricare il documento dal sito di Epidemiologia & Prevenzione

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Medico e Ambiente: interazioni con la vita quotidiana

Un invito al convegno “Medico e ambiente: interazioni con la vita quotidiana” costruito dalla precedente Commissione dell’Ordine dei Medici della Provincia di Torino.  Una mia relazione introduttiva sull’ Ecoansia alle 9.10

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Italia: diseguaglianza di salute di genere e di reddito. Indagine OCSE

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Su Quotidiano Sanità: Cronicità. Quattro pazienti su dieci non si sentono sicuri nella gestione della propria salute e non si fidano del loro sistema sanitario. In Italia problemi di diseguaglianze di genere e di reddito. La prima indagine Ocse su 19 Paesi.

 

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Intelligenza artificiale e psicoanalisi

talksIn questo podcast Rosa Spagnolo si addentra nei meandri della coscienza, dell’intelligenza artificiale e della nascita dei modelli superintelligenti ponendo l’accento su come questi temi si intreccino con lo sviluppo umano.  Attraverso il prisma della neuropsicoanalisi, esplora le implicazioni di queste connessioni per la nostra soggettività, le nostri identità e il nostro vissuto emotivo 

Qui Il podcast di Talk On Psychoanalysis

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L’inconscio di Freud per Karen Horney

nuove-vie-della-psicanalisi“L’importanza del pensiero di Freud sui motivi inconsci non sta nell’affermazione della loro esistenza, ma in due particolari aspetti di esso: il primo è che col respingerli dalla conoscenza e col non volerli ammettere, non si arriva a sopprimerne l’esistenza né la forza effettiva. Questo significa che, ad esempio, ci si può sentire depressi e avviliti senza saperne il perché; che si possono prendere decisioni della massima importanza senza conoscerne i motivi essenziali, che i nostri interessi, le nostre convinzioni, i nostri affetti possono essere determinati da forze a noi sconosciute.

L’altro aspetto, se spogliato da certi suoi rivestimenti teorici, è in sostanza questo: i motivi inconsci rimangono tali perché abbiamo un interesse latente a mantenercene inconsapevoli. Condensato in questa semplice affermazione, quest’ultimo concetto è la chiave che ci apre la via a una comprensione, pratica e teorica, dei fenomeni psichici. Ne consegue che se facciamo un tentativo per scoprire i motivi inconsci saremo obbligati ad affrontare una lotta, poiché ci saranno di mezzo degli interessi contrari. Questo, in termini semplici, è il concetto di « resistenza », che in terapia assume un’importanza eccezionale.”

Da: Karen Horney: -Nuove vie della psicoanalisi

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Critica della vittima – Daniele Giglioli

critica-della-vittima-nuova-edizione-daniele-giglioli“Ma chi controlla una macchina mitologica, ha spiegato Furio Jesi, tiene in mano le leve del potere. L’ideologia vittimaria è oggi il primo travestimento delle ragioni dei forti, come nella favola di Fedro: “Superior stabat lupus…” Se solo la vittima ha valore, se solo la vittima è un valore, la possibilità di dichiararsi tale è una casamatta, una fortificazione, una posizione strategica da occupare a tutti i costi. La vittima è irresponsabile, non risponde di nulla, non ha bisogno di giustificarsi: il sogno di qualunque potere. Nel suo porsi come identità indiscussa, assoluta, nel suo ridurre l’essere a una proprietà che nessuno può disputarle, realizza parodicamente la promessa impossibile dell’individualismo proprietario. Non a caso è oggetto di guerre, nella pretesa di stabilire chi è piú vittima, chi lo è stato prima, chi piú a lungo. Le guerre hanno bisogno di eserciti, gli eserciti di capi. La vittima genera leadership. Chi parla in suo nome? Chi ne ha diritto, chi la rappresenta, chi ne trasforma l’impotenza in potere? Può veramente parlare il subalterno? ”

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